Parete, 14enne ferito da proiettile: in migliaia al corteo per Luigi

di Redazione

Parete – “Il popolo di Parete vuole Giustizia. Ciò che non uccide, fortifica. Forza Luigi! Parete ti aspetta”. Parole del sindaco di Parete, Gino Pellegrino, espresse durante il corteo di solidarietà per Luigi P., il 14enne ferito alla testa da un colpo di pistola nel pomeriggio della vigilia di Natale, che l’altra sera ha raccolto la partecipazione di migliaia di persone. Un corteo silenzioso, con in testa Pellegrino e tanti sindaci dei comuni aversani, partito da piazza Chiesa, passando davanti al Bar Centrale, luogo dove Luigi è stato colpito da due proiettili (uno di striscio, l’altro conficcatosi nel cranio) esplosi da qualcuno finora rimasto sconosciuto.

Intanto, i carabinieri starebbero valutando una lista di persone sospette e hanno raccolto diverse testimonianze da parte di alcuni residenti della zona in cui è avvenuto il ferimento del giovane, ancora in coma farmacologico e le cui condizioni restano stazionarie. In un primo momento si era ipotizzato che i colpi fossero partiti da un balcone che affaccia sulla strada ma non è escluso che siano stati esplosi da un’auto in corsa. Tuttavia, pur essendo lontana l’ipotesi di un “agguato”, soprattutto nei confronti di un ragazzino, non sarebbe difficile quella di un soggetto “dalla pistola facile” in città.

“Siamo su una strada di non ritorno, è in gioco l’esistenza stessa della nostra comunità e della nostra dignità. Se avete degli elementi che potrebbero sembrare non rilevanti, segnalateli comunque ai Carabinieri oppure, se avete preoccupazioni, potete inviarle in forma anonima alle forze dell’ordine. Ogni cosa può essere utile alle indagini. Dobbiamo tirare fuori forza, coraggio e tanto cuore”. Così il sindaco di Parete (Caserta), Gino Pellegrino, rivolgendosi ai suoi concittadini esortandoli a comunicare alle forze dell’ordine eventuali informazioni utili a individuare l’autore del ferimento di Luigi. “In questi giorni – ha aggiunto il primo cittadino – non solo abbiamo sofferto per Luigi, ma lo abbiamo fatto anche nel leggere alcuni giornali nazionali in cui la nostra comunità veniva descritta come il ‘far west’, un popolo di ‘omertosi’. C’è chi ha scritto che ‘Luigi è stato ferito due volte: dal colpo di pistola e dal silenzio dei paretani’. Da sindaco di Parete queste frasi mi hanno fatto molto male”.

Pellegrino ricorda che “purtroppo in questo anno la nostra comunità è stata sotto i riflettori nazionali a causa di quattro episodi tragici: le bombe notturne della camorra di gennaio e febbraio, il giovane Vincenzo Ruggiero trucidato e fatto sparire per motivi di gelosia, i due genitori anziani uccisi dal figlio malato e adesso lo sparo al piccolo Luigi. Si sono incrociati una molteplicità di mali che la nostra comunità ha solo subito e nulla c’entra con ‘l’essere paretano’ e con la nostra collettività. Solo chi non conosce la nostra comunità può pensare e scrivere alcune assurdità”. Il sindaco Pellegrino si dice “certo che nel caso di Luigi, se qualcuno avesse visto, non si sarebbe girato dall’altra parte. Chi aveva degli elementi li ha raccontati. Infatti non è necessaria una denuncia, basterebbe anche una semplice segnalazione”. Da qui l’esortazione, anche in caso di elementi “che potrebbero sembrare non rilevanti”, di segnalare “comunque ai carabinieri”. Secondo il sindaco “è in gioco l’esistenza stessa della nostra comunità e della nostra dignità. Non solo è importante partecipare alla fiaccolata di stasera, ma bisogna dire basta una volta e per sempre ad ogni forma di violenza”.

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