Aversa, parcheggi tribunale: l’odissea degli avvocati per trovare un posto auto

di Livia Fattore

Aversa – “Se qualcuno avesse la sventura di capitare nell’auto di qualche avvocato dopo le 9 del mattino nei pressi del Tribunale di Napoli Nord, sentirebbe volare parolacce ed imprecazioni per l’impossibilità di riuscire a trovare un posto per la vettura e salire in tempo a trattare le udienze che, inesorabilmente, iniziano ad essere chiamate”. A parlare il presidente della Camera Civile di Aversa, l’avvocato Carlo Maria Palmiero (nella foto), che richiama l’attenzione su quello che è uno dei problemi principe della città normanna: i parcheggi a servizio di quello che è il quarto tribunale d’Italia.

Come più volte e dai più rimarcato, l’istituzione del Tribunale ad Aversa rappresenta un grandissimo volano economico e sociale per la città ed il relativo comprensorio. Da città di provincia Aversa sta diventando, giorno per giorno, il punto di riferimento istituzionale per la regolamentazione dei rapporti civili, economici, penali, relazionali e sociali, per circa un milione e duecentomila abitanti, precedentemente amministrati da Napoli e da Santa Maria Capua Vetere.

“Senza entrare assolutamente nel dibattito partitico o degli schieramenti, – è ancora Palmiero a parlare – a tale vanto non corrispondono risposte adeguate alle esigenze dell’utenza, primi tra tutti gli avvocati”. Palmiero ricorda anche come tutte le forze politiche, in un confronto pubblico promosso dalla Camera Civile in occasione della campagna elettorale, avevano condiviso varie proposte: utilizzo dell’area del mercato del sabato a prezzi calmierati, dotandola di navette; spostamento del mercato ortofrutticolo; smantellamento dell’isola ecologica nei pressi dell’ex Inam, favorimento della realizzazione di parcheggi nei pressi di Porta San Giovanni o della Chiesa di Santa Maria La Nova, apertura di percorsi pedonali, previa intesa col Ministero della Giustizia, attraverso l’ex Opg, per consentire l’utilizzo del parcheggio del Parco Pozzi, l’interessamento verso l’Eav per l’aumento delle corse della metropolitana, diminuendo il numero degli accessi in auto, l’utilizzo dell’area alle spalle della ex Ciccopieri, nei pressi del Ponte di Teverola. “Sta di fatto che, ad oggi, – afferma l’avvocato aversano – l’unico intervento attuato è quello volto alla realizzazione di 30 posti auto, del tutto insufficienti, nella piazza limitrofa al Tribunale i cui lavori, ed è sotto gli occhi di tutti, sono inspiegabilmente fermi da tempo”.

Il Tribunale, prima, ed il Giudice di Pace, poi, hanno cambiato il volto di una parte di Aversa destinata ad un irreversibile decadimento. Il centro storico, grazie a chi sta impiantando studi professionali, aprendo bar, ristoranti (servirebbero buoni bed & breakfast), locali per servizi amministrativi ed altro, si sta riqualificando da solo. “Nei prossimi anni – lancia l’allarme Palmiero – si porrà il problema dell’individuazione di una sede degna per il Giudice di Pace Circondariale, avente giurisdizione territoriale analoga a quella del Tribunale. Il complesso di San Domenico può essere una eccellente soluzione, vicina al Tribunale e quasi del tutto ristrutturato. Aversa è stata già miracolata. O si attrezza oppure, piuttosto che piccolo scrigno di bellezze nascoste, sarà valutata come ennesimo emblema delle occasioni perse. Se qualcuno non vuole che Aversa sia all’altezza di queste sfide, lo dica. Altrove non aspettano altro per candidarsi. Gli avvocati non possono rimanere ostaggi dell’inerzia o della lentezza della burocrazia. Le risposte vanno date quando servono”.

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