Casaluce, addio all’ex sindaco Antonio Proto Fedele

di Redazione

Lutto a Casaluce per la scomparsa di Antonio Proto Fedele, sindaco della cittadina per nove anni, dal 1997 al 2006. Da tempo si era allontanato dalla vita politica a causa di una malattia che ha portato via all’età di 66 anni. Il rito funebre sarà celebrato oggi, 30 novembre, alle 15.30, nella chiesa di Santa Maria ad Nives.

Diversi i messaggi di commiato giunti anche attraverso il web. Tra questi riportiamo il pensiero di una collega, Alessandra Tommasino, stimata cronista de “Il Mattino” che da anni si occupa delle vicende del territorio di Casaluce e dell’agro aversano.

Tralasciando le vicissitudini che hanno caratterizzato il percorso politico dell’ex sindaco, la giornalista affronta il lato umano di Fedele, attraverso un post sul suo profilo Fb: “Attendevi l’esito di uno spoglio elettorale, seduto su un gradino al Comune. Era una vita fa. Ti sei girato e mi hai detto ‘Ho paura, vuol dire che è un fatto buono, perché quando si tratta di una cosa importante uno deve avere paura’. Io non lo so se hai avuto paura anche adesso che pian piano andavi via e se la morte è un fatto buono, so solo che sono dispiaciuta di non averti salutato. Saremmo dovuti andare alla steak house che incontravi lungo il percorso andando a fare la tua terapia, una fetta di carne alla brace e una birra, forse due. Mi avevi chiamata poche settimane fa, una telefonata piena di domande e risate, ma anche di dolore celato. Ci saremmo dovuti rivedere dopo anni. Avremmo forse litigato ancora, come prima. Liti furibonde per i miei articoli. Tu avresti raccontato per l’ennesima volta l’episodio di quando andasti in redazione a Caserta, perché ‘li volevo buttare giù dal balcone’. Eri così, facevi parlare di te, nel bene, ma anche nel male, so che però quella corazza di uomo duro nascondeva un cuore buono. Diciamo sempre domani, domani e poi domani non arriva più. Rinviamo e poi è troppo tardi! Buon viaggio, sindaco Proto! Magari lassù ad aspettarti ci saranno i tuoi garofani rossi!”.

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