Aversa, Della Valle: “Puc, non dimentichiamo le fasce verdi”

di Livia Fattore

Aversa – Puc visto non solo quale strumento di governo del territorio, ma anche come propulsione allo sviluppo attraverso “la valorizzazione delle risorse esistenti a partire da quelle storiche, al fine di riuscire a convertirle in nuove occasioni di sviluppo economico e di ampliare le opportunità di lavoro”. E’ questa l’altra faccia degli indirizzi operativi per la redazione dell’importante strumento urbanistico forniti nei giorni scorsi dall’esecutivo guidato dal sindaco Enrico De Cristofaro, su iniziativa dell’assessora al ramo Gilda Emanuele.

“La promozione di queste risorse – afferma quest’ultima – può e deve rappresentare un’importante occasione, per delineare strategie volte a saldare relazioni sociali e territoriali anche con i comuni vicini, stabilire un rapporto saldo e duraturo con le città di Caserta, sede della storica Reggia, e Napoli, ponendo Aversa come punto di sosta intermedio tra i due capoluoghi. Infatti, proprio la favorevole posizione geografica, praticamente baricentrica tra i due capoluoghi, e la ricca presenza di opere artistiche e monumentali, pongono la città di Aversa in una condizione privilegiata di città a vocazione turistica, in questo ideale percorso di unione storico-artistica tra Caserta e Napoli”.

Il turismo, quindi, come fattore di sviluppo economico tenuto conto anche della necessità di presenza di strutture ricettive. Le iniziative legate al settore turistico dovranno, quindi, mirare ad incrementarle e riqualificarle anche promuovendo la riconversione di immobili dall’uso abitativo a quello alberghiero. Gli intenti dell’amministrazione sono: integrare e qualificare l’offerta turistica rispetto alle risorse culturali e alle tipicità enogastronomiche; incentivare l’insediamento di nuove attività produttive, artigianali, industriali e far crescere quelle esistenti in un’ottica di ecocompatibilità; valorizzare la naturale vocazione economica mirando a promuovere processi di sviluppo sostenibile legati anche alle storiche produzioni locali.

Sempre per quanto riguarda il Puc, da registrare l’intervento del responsabile dell’Osservatorio Politico Cittadino Gino Della Valle, già assessore di Forza Italia, che ha dichiarato: “Potremmo anche dire che il consumo di suolo zero è, nei fatti, un obbligo di legge per il nostro Puc. Ad Aversa, infatti, il suolo libero è davvero poco, quindi per rispettare quel parametro di 9 mq minimo di verde pubblico per ogni cittadino residente previsto dalla legge di fatto già non si può più costruire. Ricordo che ci vogliono 470.000 mq totali di verde pubblico per rispettare la legge (9mq x 53.500 abitanti= 470.000mq)”.

“Bisogna anche tener presente – continua Della Valle – che la legge nazionale e regionale parla anche di ‘fasce verdi’ da lasciare ai confini con gli altri comuni. Come sulle quote di verde pubblico anche su questo le direttive approvare in Giunta non dicono niente”.

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