Allagamenti ad Aversa e nell’agro, Ronza: “Il problema è legato al collettore”

di Antonio Arduino

Aversa – Non si può né si deve avere paura di una normale precipitazione atmosferica, sia pure di forte intensità e di lunga durata. La città non può “andare sott’acqua” ogni volta che piove in maniera abbondante, bisogna intervenire in maniera radicale ed è quanto sta facendo l’amministrazione. Questo, in estrema sintesi, il pensiero espresso dal vicesindaco Michele Ronza, assessore con delega all’impianto idrico e fognario urbano, in una dichiarazione rilasciata a Pupia per far conoscere alla cittadinanza la realtà di un problema che si manifesta in maniera spettacolare ogni qual volta che cade la pioggia per tempi medio lunghi e con intensità superiore alla media. Uno spettacolo riportato dai media con foto e video che registrano l’accaduto ma che non affrontano il problema.

“Per smaltire la quantità di acqua che proviene dai Comuni posti a Sud di Aversa (Melito, parte di Giugliano) e dalla via Appia con tutte le attività che hanno pavimentato migliaia di metri quadrati, occorrerebbe – dice Ronza – un collettore di dimensioni enormi. Probabilmente c’è qualche problema a monte ma potrebbe essere una concausa”. “Infatti – continua – abbiamo istituito un tavolo tecnico permanente con alcuni Comuni interessati (Carinaro, Cesa, Gricignano e Teverola) oltre Aversa e abbiamo fatto una prima riunione giovedì scorso con i tecnici della Regione Campania”.

“Lunedì prossimo – anticipa il vicesindaco – è previsto un altro incontro per prendere decisioni in merito. Sicuramente si deve provvedere a videoispezionare i collettori principali dei Comuni interessati ma, contestualmente, dobbiamo capire cosa accade a monte e a valle degli stessi”. “Personalmente – riflette il vicesindaco – sono convinto che a valle c’è una mancata manutenzione dell’alveo Annarosa, così come da monte (a sud di Aversa) arriva una quantità d’acqua abnorme che ha causato allagamenti su via Vito di Jasi e sulla Variante per una pioggia di forte intensità ma di breve durata; tutto ciò è impensabile e non deve accadere. Qualcuno vuole speculare sulla cosa adducendo la mancata pulizia delle caditoie. A parte che la pulizia è avvenuta e, a tal proposito, abbiamo anche le foto, ma anche se le caditoie fossero state pulite alla perfezione mai sarebbero state capaci di smaltire una tale quantità di acqua tra l’altro sporca e piena di terreno (basta vedere il colore)”.

“Comunque, – conclude – è necessario capire la causa e provvedere in tempi rapidi; non possiamo avere paura di un semplice e banale evento meteorico. In tal senso ci stiamo muovendo”.

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