Roccamonfina, titolari di azienda autotrasporti prosciolti dall’accusa di truffa

di Redazione

Il giudice penale monocratico del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Fabio Provvisier, ieri ha prosciolto Vittorio Di Pinto, 43 anni, e Natale Martino Enzo, 62 anni, entrambi di Roccamonfina, accusati di truffa aggravata. Pienamente accolta la richiesta assolutoria dei difensori, gli avvocati Raffaele Crisileo e Gaetano Crisileo.

I due imprenditori, noti perché gestori di un servizio di pullman, titolari di un’azienda di autotrasporti (denominata Ditta Cooperativa Alto Casertano, con sede a Roccamonfina), stando all’ipotesi accusatoria avrebbero partecipato a numerose gare municipali per il servizio trasporto viaggiatori su strada in ambito nazionale ed internazionale – gare bandite da diversi comuni dell’alto casertano (tra cui la stessa Roccamonfina, Tora e Piccilli, Conca della Campania e Marzano Appio) – avrebbero prodotto, per ogni gara cui avrebbero partecipato, un’attestazione di idoneità professionale che non era in loro possesso, ma apparteneva ad una ex loro dipendente che essi aveva licenziato alcuni anni prima.

Quindi, per questo specifico avrebbero conseguito dei vantaggi e dei benefici economici essendo stati regolarmente retribuiti per i servizi espletati, ma in realtà non avrebbero potuto espletare perché questi servizi di trasporto erano loro stati affidati solo perché essi avrebbero fatto ricorso all’artificio di esibire una documentazione non loro.

Tutto nacque a seguita di denunzia cui seguirono una serie di complesse attività di polizia giudiziaria. Di qui prima la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero e poi il decreto che dispone il giudizio da parte del giudice dell’udienza preliminare. Ieri, a distanza di sette anni dai fatti, il giudice Provvisier ha posto fine a questa vicenda accogliendo la tesi degli avvocati Crisileo e prosciogliendo i due imprenditori.

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