Gricignano, migrante sparato: Minniti vuole risoluzione contratto coop. E Cgil chiede incontro al Prefetto

di Antonio Taglialatela

Gricignano – Dopo il caso del ferimento di un 19enne immigrato gambiano al Centro Temporaneo di Accoglienza “La Vela” di Gricignano, Emanuela Borrelli, referente per le politiche sociali della Cgil Caserta, ha annunciato la richiesta al Prefetto, da parte del sindacato dei lavoratori, di un tavolo di concertazione, sulla difficile situazione dell’accoglienza in provincia di Caserta.

Ciò mentre l’imprenditore e co-gestore del centro, Carmine Della Gatta, è stato condotto in carcere (leggi qui), e il prefetto di Caserta, Raffaele Ruperto, anche su pressione del ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha disposto l’avvio delle procedure per la risoluzione del contratto con il consorzio di cooperative che gestisce il centro di Gricignano.

“La situazione a Gricignano – ha dichiarato la sindacalista Borrelli – è ancora molto tesa, come abbiamo potuto personalmente constatare anche in queste ultime ore. La Cgil di Caserta, insieme ad altri componenti del consiglio territoriale per l’immigrazione, ha chiesto al Prefetto di convocare con urgenza un tavolo specifico sul tema dell’accoglienza. A partire dai fatti drammatici avvenuti a Gricignano, ma soprattutto per pretendere un monitoraggio reale ed efficace delle condizioni delle strutture di accoglienza del territorio”.

“Di questa equipe di monitoraggio – continua Borrelli – vogliamo essere parte attiva, perché non ci si può limitare a certificare le condizioni di idoneità abitativa delle strutture, ma è necessario un contatto costante con gli ospiti, che non hanno punti di riferimento sul territorio e hanno il diritto di poter rappresentare criticità e problematiche. Se uno strumento ufficiale non viene fornito, focolai di violenza continueranno ad esplodere inevitabilmente. Che il titolare di un Cas fosse in possesso di armi da fuoco e le abbia utilizzate contro un ospite della struttura è il culmine di un sistema abbandonato a se stesso, in cui pochi guadagnano e tanti perdono. Perdono i cittadini, perdono i richiedenti asilo che già fuggono da situazioni tragiche, perdono gli operatori che non possono svolgere il loro lavoro in sicurezza. Perde tutto il territorio e di questo chiederemo conto ai responsabili”.

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