Dall’Abruzzo a Gricignano per ricordare il giornalista Pasquale Pacilio: storico direttore di Rete8

di Redazione

E’ trascorso poco più di un anno da quando la malattia contro la quale aveva lottato per anni “come un lupo fieramente abruzzese” – raccontano gli amici, perché, pur se non di nascita, abruzzese lo era ormai di fatto – lo ha portato via per sempre dalla vita terrena ma non dai cuori e dalla mente di chi lo ha voluto bene e stimato come cronista e come persona.

Domenica mattina, nel cimitero di Gricignano, decine di persone giunte in pullman da Pescara, hanno commemorato, insieme ai suoi familiari, Pasquale Pacilio, popolarissimo giornalista televisivo d’Abruzzo, originario di Gricignano, e storico direttore di Rete8, principale emittente televisiva privata della regione, spentosi il 29 luglio 2016, all’età di 67 anni.

Colleghi, amici, conoscenti che gli sono stati vicino fino agli ultimi giorni di vita, durante i quali Pacilio, dal letto della clinica, li spronava ad andare avanti perché, può succedere qualunque cosa, “la trasmissione deve continuare”. “Grazie Pasquale per tutto quello che ci hai insegnato, per i tuoi consigli, per la tua ironia, per tutto quello che hai fatto per noi e per l’Abruzzo, che ha perso una eccellenza che nessuno sarà mai in grado di rimpiazzare”, il pensiero espresso da Mimmo D’Alessio, collaboratore di Pacilio in programmi di successo come “Il Paese delle Meraviglie” sulle tradizioni abruzzesi.

Originario di Gricignano di Aversa (Caserta), Pacilio fu collaboratore de “Il Mattino”, poi, alla fine degli anni ‘70, il suo trasferimento in Abruzzo dove contribuì alla nascita e alla diffusione delle prime televisioni private. Dapprima fu direttore di Telemare con cui diede un impulso decisivo alla crescita dell’informazione televisiva, consentendo ad una delle prime emittenti private pescaresi di diventare in breve tempo azienda leader in regione. Storiche le sue interviste, in quegli anni, a personaggi del mondo della politica e della cultura in generale, in particolare quella con l’allora ministro Remo Gaspari.

Ma Pacilio era anche uno straordinario anchorman, conducendo con sapienza, ed anche un pizzico d’ironia, le sue trasmissioni di politica e costume. Legato a filo doppio al noto editore Luigi Pierangeli, lo seguì fedelmente nell’evoluzione dell’azienda, passando da Telemare a Rete8, raggiungendo la leadership incontrastata nel panorama dell’informazione televisiva locale.

Con la sua fine e tagliente ironia riusciva a gestire al meglio le interviste ai potenti di turno, che si trattasse di Gaspari o di Nenna D’Antonio, di Ricciuti o di Susi, di Sospiri o di D’Angelosante o, in ultimo, di D’Alfonso. Non c’era tribuna politica, elezione, dibattito che non vedeva in prima fila Pasquale Pacilio. Grande seguito avevano le sue trasmissioni, da “Sos” a “Il Fatto”, ma tra tutte la sua “8 Volante”.

Numerose le iniziative in suo onore sul territorio abruzzese, come quella del Co.Re.Com Abruzzo che, insieme alla Regione e con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti e dell’emittente Rete8, ha istituito il premio “Pasquale Pacilio” destinato a giovani studenti che abbiano redatto tesi di laurea in ambito giornalistico. In sua memoria anche il festival gastronomico “Brodetto dell’Adriatico” di San Vito Chietino.

Pasquale ha lasciato due belle famiglie. In primis, quella naturale: la madre Filomena, oggi 93enne (vedova di Costantino Pacilio, scomparso nel 1986), i fratelli Linda e Gennaro, la moglie Giulia e i figli MassimoMarco e Silvia; e quella della sua redazione televisiva che mai sapranno colmare il vuoto lasciato dalla sua improvvisa perdita. Perdita che coinvolge anche la redazione del sito web campano Pupia.tv, diretto dal nipote di Pacilio, Antonio Taglialatela, il cui lavoro proseguirà sempre nel suo ricordo.

IN ALTO UNA GALLERIA DI IMMAGINI (attendere caricamento…)

VIDEO: Ciao Direttore, in ricordo di Pasquale Pacilio (clicca qui)

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