Gricignano, lo spettro di un nuovo incubo puzza. “Aria Pulita” chiama a raccolta i cittadini

di Antonio Taglialatela

Gricignano – A pochi giorni dalla chiusura definitiva della Ecotransider, la “fabbrica della puzza” contestata da migliaia di cittadini scesi in piazza contro l’aria nauseabonda che respiravano quotidianamente e alla quale la giunta regionale ha revocato l’autorizzazione a smaltire rifiuti, su Gricignano aleggia lo spettro di un nuovo incubo legato al sorgere di un’azienda simile.

L’opificio, che dovrebbe essere ubicato sempre nelle vicinanze della stazione ferroviaria, sarebbe dedito alla lavorazione di rifiuti in legno ma, come emerso da una conferenza di servizi tenutasi di recente, avrebbe dei codici di lavorazione che consentirebbero di smaltire altri generi di rifiuti. Una notizia che ha suscitato preoccupazione tra la cittadinanza e, in particolare, tra i componenti del “Comitato Aria Pulita”, uno dei soggetti che più si è battuto lo scorso anno per la chiusura dell’Ecotransider, presidiando giorno e notte i cancelli dell’azienda.

Attraverso il vicepresidente Nicola Fiorillo, il comitato annuncia di voler intraprendere un’iniziativa pubblica che coinvolga tutte le forze politiche e sociali e i cittadini per scongiurare il pericolo che l’impianto provochi gli stessi disagi patiti dalla popolazione negli anni precedenti. Intanto, il comitato ha chiesto, ma finora non ha ottenuto, un incontro con il sindaco Andrea Moretti che, da quando si apprende, non è potuto intervenire in tempo alla conferenza di servizi. Dall’amministrazione comunale, attraverso il vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Andrea Aquilante, fanno sapere che “il parere del Comune non è vincolante ai fini della realizzazione dell’impianto. Il Comune può eseguire la verifica della conformità urbanistica da parte del tecnico comunale, che opera nella sua più totale autonomia, quindi senza le cosiddette ‘ingerenze’”.

“Tutte le fabbriche che lavorano nel settore dei rifiuti – spiega il vicesindaco – fanno riferimento, per normativa, a rifiuti denominati ‘pericolosi’ e ‘non pericolosi’ e il Comune non può, al momento, vietare quanto consentito per legge”. Ad ogni modo, sottolinea Aquilante, “non si tratta né di nuovo insediamento né di lavorazione di umido, ma di materiali in legno, rame e ferro”. Come ovviare alla concentrazione di aziende dedite alla lavorazione dei rifiuti nella zona industriale di Gricignano “è un ragionamento completamente diverso e complesso e che potrebbe trovare una soluzione sul piano politico”, sostiene Aquilante, per il quale “non mancherà modo di registrare le reali volontà di approcciarsi al problema in modo serio e responsabile da parte di tutte le forze politiche in campo, sia di maggioranza che di opposizione”.

Ma per “Aria Pulita” ciò non basta. “Dopo quasi un anno di dura lotta, quando vedevamo la fine di un incubo, – dichiara il vicepresidente Nicola Fiorillo – ora apprendiamo che la Regione Campania, in una conferenza di servizi, a cui era clamorosamente assente il sindaco di Gricignano, e gradiremmo saperne il perché, ha concesso gli stessi codici di lavorazione ad un’altra azienda nella nostra zona industriale”. “Non consentiremo – incalza Fiorillo – un nuovo scempio sul nostro territorio e rassicuriamo i cittadini che ci impegneremo al massimo per scongiurare questo pericolo, in forza del grande risultato già ottenuto contro la Ecotransider che ha testimoniato cosa può riuscire a fare un popolo unito”.

E, anche alla luce della polemica tra “Aria Pulita” e il Pd, scatenatasi dopo il convegno sulla politiche industriali tenutosi sabato nell’aula consiliare, il comitato intende superare l’impasse e chiamare a raccolta partiti, associazioni e cittadini, mettendo da parte le bandiere politiche, a cominciare dall’organizzazione di un’assemblea aperta sulla questione. “Qualcuno ci ha additato come ‘ignoranti’. Se è da ignoranti voler informare e tutelare la popolazione su una vicenda che la interessa direttamente, allora siamo orgogliosi di essere tali”, replica Fiorillo, che poi chiarisce: “Non abbiamo interessi politici, né tantomeno intendiamo partecipare attivamente alle prossime elezioni amministrative. Vogliamo soltanto difendere il nostro territorio da chi ha lo scopo di renderlo un immondezzaio”.

In vista della nuova battaglia, il comitato, oltre a rilanciare l’hashtag #NoiNonMolliamo, utilizzato durante gli estenuanti giorni di lotta contro la Ecotransider, nel frattempo richiama l’attenzione dei cittadini con questo slogan: “Nuovo impianto, vecchie maniere!”.

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