Alife, uccide il padre per difendere la madre da pestaggio: fermato 28enne

di Redazione

Nella tarda serata di sabato 16 settembre, i carabinieri della Stazione di Alvignano, sono intervenuti ad Alife, nell’Alto Casertano, in via San Gervasio, a seguito del decesso per lesioni al torace di Giuseppe Leggiero, 50 anni, imprenditore.

Da una prima ricostruzione dei fatti si è appreso che nel pomeriggio precedente la moglie del defunto, Patrizia Navarra, 49 anni, con l’aiuto del figlio Daniele Leggiero, di 28 anni, aveva trasportato il coniuge presso l’ospedale di Piedimonte Matese asserendo che questi era stato vittima di un incidente sul lavoro verificatosi mentre erano intenti alla lavorazione di latticini all’interno del caseificio di loro proprietà. Poco dopo Giuseppe Leggiero decedeva a seguito delle lesioni riportate.

Sin dai primi accertamenti e a seguito dell’immediato sopralluogo, i militari dell’Arma hanno rilevato che l’area indicata come luogo dell’incidente era estremamente pulita e in ordine e la ricostruzione dei fatti riferiti dalla donna portava a versioni tra loro contrastanti. Nel corso dell’interrogatorio la stessa ha rilasciato una confessione completa confermando di aver colpito, nel corso di una violenta lite, il coniuge con un coltello utilizzato per la lavorazione casearia.

Patrizia Navarra ha anche riferito che i motivi del delitto sono da ricondurre al carattere violento ed alle continue aggressioni fisiche e minacce verbali di cui era stata vittima negli anni da parte del marito e per le quali non ha mai sporto denuncia. La salma è stata trasportata presso l’Istituto di Medicina Legale di Caserta per il successivo esame autoptico. L’arrestata è stata accompagnata nel carcere femminile di Pozzuoli.

Le ulteriori serrate indagini scaturite dall’incongruenza delle dichiarazioni rese dalla donna hanno insospettito gli inquirenti portando alle ore 2.30, all’arresto di Daniele Leggiero, figlio di Giuseppe Leggiero, il quale ha confutato la dichiarazione resa dalla madre e, alla presenza del difensore di fiducia giunto unitamente allo stesso, ha rilasciato atto di confessione dichiarandosi responsabile della morte del padre. Lo stesso ha precisato di essere intervenuto presso lo stabile adiacente alla loro abitazione, adibito a caseificio, per cercare di sedare l’ennesima lite tra i suoi genitori.

Nel corso del suo intervento ha cercato di allontanare il padre, intento ad aggredire fisicamente la madre, spingendolo verso il fondo dello stabile e, gettandogli contro tutti gli oggetti che aveva nella disponibilità, nel tentativo di bloccarlo, lo ha colpito con un coltello al torace.

Il pubblico ministero, alle ore 5 di questa mattina, dopo l’interrogatorio, ha disposto l’immediata liberazione di Patrizia Navarra e contestualmente applicato a Daniele Leggiero la misura cautelare del fermo sottoponendolo al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

Sotto la foto dell’arma del delitto

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