Pomigliano Jazz Festival, Fresu e Di Bonaventura in concerto sul cratere del Vesuvio

di Redazione

Un duo empatico, concepito nel segno di una focosa mediterraneità, che fa del nobile senso estetico e narrativo la sua brillante prerogativa. Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura si esprimono attraverso un feeling simbiotico, frutto di una sensibilità artistica toccante.

Per la 22esima edizione del Pomigliano Jazz in Campania, i due artisti hanno dato vita a un concerto unico in una location dalla bellezza struggente: il Cratere del Vesuvio. Un luogo paradisiaco, che cinge e sovrasta il golfo di Napoli e che purtroppo nelle ultime settimane è stato oggetto di scempio da parte dei piromani. La scalata del grande cono, una passeggiata per i fiumi di lava, il percorso di uno dei nove sentieri o il solo fatto di respirare l’aria dello stesso Vesuvio è un’esperienza veramente sensazionale, densa di pathos.

Un altro singolare e caratterizzante aspetto del concerto al Cratere del Vesuvio è legato alla modalità d’ascolto. Il pubblico si è riversato nella location assistendo alla performance seduto per terra, su dei cuscini, e gli applausi, consentiti solo in forma visiva, sono banditi per evitare di disturbare la fauna naturale. Un’esperienza dall’impatto emozionale devastante, quasi irripetibile, sia per la magia della musica che per la straordinaria suggestività del posto.

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