Aversa, De Cristofaro: “Dal Pd strumentalizzazione indecorosa”

di Antonio Arduino

Aversa – Non ce l’ha fatta più il primo cittadino di Aversa a restare in silenzio di fronte agli attacchi venuti dalla minoranza decisa a sollecitare la costituzione di parte civile dell’Ente nel processo “The Queen” che vede tra gli imputati Enrico De Cristofaro nella veste di presidente dell’ordine provinciale degli architetti.

Dopo l’ultimo attacco arrivato dal senatore Mirabelli del Pd, De Cristofaro sbotta e ringrazia chiarendo il perché questo attacco non debba essere inteso come atto di accusa ma quale punto a suo favore perché potrà fare chiarezza in maniera univoca e definitiva sulla vicenda. “La notizia che il senatore Franco Mirabelli del Pd ha chiesto ed ottenuto l’audizione del Sindaco di Aversa presso la Commissione Antimafia mi riempie di gioia”, esordisce De Cristofaro in una nota trasmessa alla stampa.

“Sarà possibile, finalmente, porre fine ad una strumentalizzazione politica veramente indecorosa”, aggiunge sviscerando la storia che avrebbe ispirato la richiesta di convocazione in omissione antimafia. “Tutto nasce dall’erroneo inserimento operato dalla Dda di Napoli, nel processo per stralcio a carico di due imputati del processo ‘The Queen’, del Comune di Aversa nell’elenco delle parti offese. Nella indicazione delle persone offese dal reato la Procura di Napoli indica, tra gli altri, l’A.DI.S.U. di Aversa (che invece è l’A.DI.S.U. di Caserta) e il Comune di Aversa. Ricevuta tale comunicazione, dopo aver consultato i miei legali, ho deciso, su loro indicazione di non esporre il Comune a formalizzare una costituzione di parte civile che, per motivi tecnici e per non incorrere negli strali della Corte dei Conti, non poteva che produrre danno all’immagine dell’Ente da me rappresentato e alle Casse dello stesso.

Premesso che la vicenda giudiziaria è riferita a epoca precedente al mio ingresso in politica e che non sono portatore di alcun interesse, mi corre l’obbligo di evidenziare che la errata indicazione del Comune di Aversa quale parte offesa deriva dal fatto che la Procura di Napoli non era, e non è, a conoscenza che il Comune con una convenzione pluriarticolata, ha affidato da tempo (per 30 anni) all’A.DI.S.U. ogni incombenza sia per la gestione e manutenzione ordinaria che straordinaria a tale Ente.

Allo stato, quindi, il Comune di Aversa non ha alcun potere di intervento o di gestione, avendo solo conservato la titolarità della proprietà, riservandosi espressamente solo la risoluzione della convenzione, nell’ipotesi di inadempienza dell’A.DI.S.U. al rispetto dell’uso della struttura destinata per l’alloggio degli studenti fuori sede. Ne è prova che per l’appalto “incriminato” il Comune di Aversa non ha assolutamente interloquito nel redigere il bando di gara, né nella gestione e né per l’assegnazione della gara stessa.

L’unica parte offesa risulta correttamente, quindi, l’A.DI.S.U. che, per sua scelta, ha deciso di non costituirsi parte civile e nei cui confronti nessuno ha mai obbiettato alcunché. Tanto premesso, la convocazione davanti alla Commissione Antimafia sarà un momento finalmente chiarificatore e si evidenzierà, ancora una volta, la mia correttezza nel pieno rispetto delle Istituzioni”.

“Al senatore Mirabelli che si preoccupa che ‘l’impegno dei Comuni contro le mafie deve essere costante’ vorrei chiedere: dov’era Lei quando per i lavori del dopo terremoto, dei cantieri Tav, della metanizzazione dei nostri Comuni le Istituzioni erano contigue alle varie Coop rosse e qualche esponente anche dell’Antimafia favoriva platealmente il clan dei casalesi? Il senatore Mirabelli dimentica di essere commissario della Federazione di Caserta del Pd? Buone vacanze e arrivederci a San Macuto”, conclude De Cristofaro.

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