Nastri d’Argento, Napoli in trionfo grazie a “La Tenerezza” e “Indivisibili”

di Gaetano Bencivenga

A conti fatti è stata Napoli, e il suo hinterland, a trionfare alla 72esima edizione dei Nastri d’argento, il premio più longevo e tra i più prestigiosi della Settima Arte nostrana assegnato annualmente dal Sindacato dei Giornalisti Cinematografici in una cerimonia di consegna nel suggestivo scenario del Teatro Antico di Taormina.

I due titoli insigniti del maggior numero di allori sono, infatti, risultati “La Tenerezza” di Gianni Amelio e “Indivisibili” di Edoardo De Angelis, che hanno portato a casa, rispettivamente, quattro e cinque trofei. Entrambi ambientati dalle parti del capoluogo partenopeo, hanno l’indubbio merito di aver regalato alla location una forza e una presenza da personaggio agente, scoprendo sfumature, anche, insolite e, sicuramente, maggiormente realistiche, lontane, quindi, dall’immagine da scontata cartolina che ne ha, spesso, contrassegnato (e limitato) la rappresentazione schermica, rendendola artificiosa e poco vibrante.

A onor del vero, la pellicola di Amelio ha guadagnato i Nastri più importanti, ovvero quelli per il film, la regia, la fotografia e l’attore protagonista, il commovente e impeccabile Renato Carpentieri, mentre quella di De Angelis si è accontentata, si fa per dire, di premi più tecnici quali produzione, soggetto, costumi e, soprattutto, colonna sonora (composta dal musicista Enzo Avitabile) e canzone originale “Abbi pietà di noi” (interpretata, insieme ad Avitabile, dalle gemelle Angela e Marianna Fontana, esordienti e autentiche rivelazioni dell’anno).

Segue con tre allori “Fortunata” di Sergio Castellitto, che, grazie al suo melodramma capitolino, ha visto prevalere Jasmine Trinca, già reduce dall’ottimo riscontro a Cannes, tra le attrici protagoniste, il promettente Alessandro Borghi, prossimo “madrino” alla Mostra di Venezia, tra i non protagonisti e Alessandro Rolla per il miglior sonoro in presa diretta.

A due Nastri si è fermato “Fa bei sogni” di Marco Bellocchio (montaggio e scenografia), mentre c’è da registrare il premio alla sceneggiatura di Francesco Bruni (autore di “Tutto quello che vuoi”), al regista esordiente (il figlio e nipote d’arte Andrea De Sica) e, soprattutto, l’ex aequo, tra le attrici non protagoniste, di Sabrina Ferilli per “Omicidio all’italiana” e Carla Signoris per “Lasciati andare”.

All’iconica Monica Bellucci, infine, il Nastro d’argento europeo per la sensuale e matura performance fornita in “On the Milky Way” diretto dal cineasta serbo Emir Kusturica.

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