Aversa, il vescovo Spinillo sul caso della sposa trans: “Non è un matrimonio cattolico”

di Antonio Arduino

Aversa – Alla fine ce l’ha fatta. Alessia Cinquegrana, la prima trans a sposarsi in Comune (leggi qui), ha celebrato, insieme a Michele Picone, anche “il matrimonio con rito religioso”, come ampiamente pubblicizzato, nella Casa della Cultura di via Tristano, l’ex Macello, addobbata per l’occasione “come una chiesa”.

L’evento ha avuto come palcoscenico l’ex macello utilizzato, ovviamente, su autorizzazione dell’Ente locale, al quale è stato pagato il contributo per l’uso previsto dal regolamento.

A unire i due un celebrante vestito da vescovo, appartenente alla Prelatura episcopale autonoma d’Europa, un ente che nulla ha a che vedere con la Chiesa Cattolica. Eppure si è parlato di “matrimonio con rito religioso”.

Per la Chiesa Cattolica ha valore questo tipo di matrimonio? Lo abbiamo chiesto al vescovo della Diocesi di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, che ha chiarito, nell’intervista che proponiamo nel video in alto: “Non è stato un matrimonio cattolico”.

IN ALTO IL VIDEO

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