Aversa, intervista a De Cristofaro con stoccata ai sagliocchiani: “Non si gioca su due tavoli”

di Nicola Rosselli

Sindaco De Cristofaro, questa nuova giunta segna la sconfessione della maggioranza uscita dalle urne e mira solo ad assicurare un permanere sulle poltrone, avendo imbarcato consiglieri di opposizione e messo fuori altri?

«Nel mio programma elettorale c’era un indirizzo preciso: favorire la partecipazione di tutti all’amministrazione della città. Nei giorni scorsi ho ascoltato tutti per dare vita ad un esecutivo che avesse una composizione non politica. Tutti hanno detto di non volere poltrone, ma profili alti di assessori e questo abbiamo fatto».

Sono in molti ad accusarla di aver messo fuori volutamente ‘Noi Aversani’ e ‘Alleanza per Aversa’. E’ vero?

«Abbiamo convocato un consiglio per oggi (giovedì 20 luglio, per chi legge, ndr.). Non so quali saranno le posizioni che esprimeranno questi consiglieri. Ho avuto contatti con i singoli capigruppo e loro accompagnatori per disegnare un futuro per Aversa. Questi ai quali lei fa cenno non si sono visti».

È vero che si è rifiutato di parlare con i rappresentanti di ‘Noi Aversani’ che erano disposti a rimanere anche con un solo assessore?

«Non esiste un episodio del genere, non esiste nel mio lessico il rifiuto. Abbiamo vissuto, innegabilmente, momenti difficili. Con ‘Noi Aversani’ è stato fatto un discorso chiaro. Ho cercato di contattarli, ma non mi hanno risposto. Gli eventi degli ultimi dieci giorni, poi, hanno fatto precipitare la situazione. Se qualcuno si è attrezzato per raccogliere firme per mandarci a casa è stato, poi, logico che all’interno della nostra maggioranza mi venisse detto che bisognava dire basta. Non si può essere contemporaneamente su due tavoli».

La presenza di Guido Rossi, sino a ieri candidato Pd, le è stata chiesta da qualcuno in cambio di appoggio, in modo particolare da Giovanni Innocenti?

«La giunta di oggi è tutta tecnica, ad eccezione di Alfonso Oliva.  L’assessore Rossi è stato scelto da tecnico per cercare di risanare le casse disastrate della nostra città. Con lui lavoreranno anche i consiglieri Renato Oliva e De Gaetano che hanno già collaborato. Loro per primi hanno condiviso la scelta. Dietro di lui non vi è Innocenti. Non ho difficoltà, infine, per far capire come la penso, di aver invitato la consigliera Mazzoni del M5S a scegliere un settore che le avrei delegato indipendentemente dalla sua collocazione all’opposizione. Questo significa dare un senso compiuto alla politica. Da sempre predico la progettualità condivisa, da qualsiasi parte venga, con l’obiettivo di essere effettivamente al servizio della città e del suo sviluppo, al di là di interessi individuali».

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