Traffico di droga nel Nord Italia, sgominata banda di albanesi

di Redazione

Vasta operazione antidroga dei finanzieri del comando provinciale di Como tra le provincie di Como, Milano e Monza Brianza. Le indagini, dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Como, Antonio Nalesso, hanno permesso di disarticolare una organizzazione internazionale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, ed in particolare di marijuana e cocaina, provenienti dall’Albania e destinate a diversi luoghi di spaccio situati in Lazio, Marche, Toscana, Veneto, Lombardia, Piemonte, Abruzzo ed Emilia Romagna.

Nel corso dell’inchiesta, denominata “Sperem”, iniziata nel marzo del 2016, le Fiamme Gialle del Gruppo di Como hanno già sequestrato 800 chili di marijuana, 3 di cocaina, una penna pistola realizzata in metallo dorato pronta all’uso, unitamente a 7 proiettili calibro 22, e una pistola con matricola abrasa, modello Tokarev TT30 (utilizzata dall’Armata Rossa nella seconda guerra mondiale) con due caricatori e 15 cartucce calibro 7,62.

L’operazione ha permesso di incidere sull’intera filiera dell’organizzazione transnazionale azzerandone i vertici di origine albanese. Sette i responsabili complessivamente tratti in arresto tra il luglio del 2016 e l’odierna operazione: B.B., albanese di 36 anni, residente ad Albavilla (Como); V.M., albanese di 32 anni, residente a Inverigo (Como); R.B. di 34 anni, residente a Como; M.S., italiano di 38 anni, residente a Veduggio Con Colzano (Monza Brianza); X.B., albanese di 42 anni; E. R., albanese di 30 anni; B.B., montenegrino di 27 anni. Determinante per l’esito delle indagini è stata l’individuazione di due box situati nei comuni di Albavilla ed Albese Con Cassano al cui interno sono stati rinvenuti e sequestrati 3 chili di cocaina, 14 chili di Marijuana, una penna pistola carica e 7 proiettili calibro 22.

La sostanza stupefacente era stata occultata in un ingegnoso doppiofondo, ricavato all’altezza della plancia di una Smart, difficile da individuare ed apribile unicamente con l’utilizzo di uno spillo che permetteva lo sblocco meccanico dello stesso, mentre la marijuana era stata conservata all’interno di un frigo congelatore per gelati per trattenerne gli odori. I successivi approfondimenti investigativi permettevano di delineare l’intero organigramma criminale e ricostruire nel dettaglio la rotta seguita dalla sostanza stupefacente.

I finanzieri sottoponevano a sequestro nella città di Brindisi 145 chili di marijuana e, successivamente, 645 chili di marijuana e una pistola con matricola abrasa, modello Tokarev TT30 (utilizzata dall’Armata Rossa nella seconda guerra mondiale), con due caricatori e 15 cartucce calibro 7,62 nascosti in un casolare situato nella provincia di Lecce. Nella circostanza venivano arrestati in flagranza i due corrieri albanesi e il gestore del deposito di nazionalità montenegrina.

Lo stupefacente, qualora immesso sul mercato, avrebbe fruttato guadagni superiori a 2.500.000 di euro. A conclusione degli accertamenti investigativi, su disposizione del gip del Tribunale di Como, Maria Luisa Lo Gatto, le Fiamme Gialle comasche stanno eseguendo una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre soggetti (due albanesi e un italiano residenti in provincia di Como) per traffico di sostanze stupefacenti, nonché il sequestro preventivo, prodromico alla confisca “allargata”, di due appartamenti e cinque conti correnti.

Contestualmente alle misure restrittive personali, i finanzieri hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari nei confronti di soggetti coinvolti nell’attività delittuosa al fine di smantellare l’intera rete criminale, a tutela della salute pubblica.

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