Incendi, presi cinque piromani a Messina e Viterbo

di Redazione

Quattro ragazzi sono stati sorpresi dai carabinieri mentre davano fuoco a un bosco di pini e cerri lungo la strada provinciale litoranea a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo. “E’ stata una bravata”, si è giustificato il gruppo di piromani, composto da un 21enne e tre 16enni romani. L’emergenza incendi si estende anche alla Sicilia, dove un 28enne è stato arrestato perché sorpreso ad appiccare un incendio ad alcune sterpaglie nel Messinese.

I quattro giovani piromani sono stati fermati mentre stavano provocando il terzo rogo, dopo averne appiccato altri due a poca distanza. I vigili del fuoco sono riusciti a domare subito le fiamme, le quali hanno però danneggiato 250 metri quadri di macchia mediterranea interessando anche alberi di alto fusto. Il maggiorenne è stato arrestato mentre i tre 16enni sono stati deferiti alla Procura di Roma, tutti per il reato di incendio doloso. Le indagini dei carabinieri continuano per accertare l’eventuale presenza in zona dei quattro amici, in concomitanza degli incendi che si sono verificati nei giorni scorsi.

Il piromane di Messina invece era in azione sulla strada di Asi, una zona collinare. I carabinieri stavano perlustrando la zona, dopo i diversi roghi sui Peloritani nei giorni scorsi, e hanno visto un bagliore. Dopo aver allertato i vigili del fuoco, si sono nascosti dietro un cespuglio e hanno sorpreso il 28enne mentre si allontanava. Ora si trova in camera di sicurezza a Milazzo, in attesa del processo che si svolgerà lunedì.

La Sicilia deve però affrontare anche l’incendio nella Riserva dello Zingaro, nel Trapanese, che brucia ininterrottamente da ormai 24 ore dopo l’incendio scoppiato nel pomeriggio di sabato. Sul posto sono intervenuti forestali, vigili del fuoco e tre canadair. La parte sud della riserva è in cenere e non si possono ancora valutare i danni del resto del’area. La riserva, che si estende dal mare verso la collina, aveva già subito un incendio devastante nel 2012.

Il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Coppola, ha spiegato che nella notte sono stati evacuati per prudenza anche alcuni alberghi e villette, mentre gruppi di volontari hanno operato nel tentativo di creare barriere naturali alle fiamme, diserbando alcune aree.

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