Aversa, Pronto Soccorso in tilt. La nuova dirigente: “Daremo il massimo per limitare criticità”

di Nicola Rosselli

Aversa – Due soli medici per turno al pronto soccorso più frequentato della Campania dopo quello del “Cardarelli” di Napoli. Pomeriggio di ordinaria follia quello dell’altro giorno al reparto chiave del “San Giuseppe Moscati” di Aversa dove basta un nulla per fare andare il servizio in tilt.

“Normalmente, finora, – si apprende nei corridoi reparto, dove non possono rendere dichiarazioni personali pena sanzioni disciplinari – c’erano 15 medici a coprire i tre turni previsti di mattina, pomeriggio e notte. Oggi, invece, in totale ve ne sono 9 che fanno turnazione e 3 giornalieri. In totale 12, considerato che due dottoresse sono in gravidanza e un terzo medico si è dimesso”.

Per sopperire alla carenza del personale medico sono stati impartiti degli ordini di servizio ai medici della medicina che, caso strano, in concomitanza con l’arrivo di questi provvedimenti, hanno fatto registrare una salute cagionevole. Ma la concomitanza può comunque esserci.

“In breve, – affermano ancora dal reparto di ‘trincea’ del ‘Moscati’ – lunedì sera, ad esempio, il medico di pronto soccorso si è ritrovato alle 20 in servizio da solo in turno perché il medico sostituto che doveva venire da medicina ha comunicato di essere in malattia. Per ovviare a questo disservizio è stato chiamato il medico che il giorno dopo, martedì, avrebbe dovuto essere di turno di pomeriggio. Di conseguenza, nel pomeriggio del giorno dopo c’è stato un solo medico come internista e uno in ambulatorio per i traumi”.

Gli addetti lamentano l’assenza di fatto della direzione sanitaria e sottolineano che “il medico di turno nel pomeriggio di martedì ha dovuto, da solo, gestire codici gialli e rossi. Praticamente un assurdo, considerato il bacino di utenza così popoloso. Accanto a questa situazione relativamente ai medici di pronto soccorso permane, ovviamente, la cronica carenza degli infermieri”.

Gli addetti si domandano: “Ma, in primis, non si dovrebbe sopperire la carenza di personale del pronto soccorso? Invece, si tamponano prima i reparti e, forse, se c’è la possibilità, il pronto soccorso con i disagi che si stanno puntualmente presentando”.

Domande girate alla nuova direttrice sanitaria, Angela Maffeo, numero uno del presidio ospedaliero normanno da appena una settimana, ma che si trova a fronteggiare crisi che vanno avanti da anni. “Sono pochissimi giorni – ha dichiarato la Maffeo – che sono ad Aversa. La situazione è nota da tempo e si ripresenta ciclicamente da quanto ho appreso. La responsabile del pronto soccorso del Moscati, la dottoressa Rosa Raucci, giustamente, mi segnala la vicenda e chiede personale per il suo reparto. Il direttore generale dell’Asl Caserta certamente affronterà il problema con l’obiettivo di trovare una soluzione che possa essere definitiva”.

“Una considerazione – conclude la dirigente – bisogna però farla: la criticità del pronto soccorso di Aversa sarà difficile da azzerare del tutto. Siamo, infatti, di fronte ad un reparto di frontiera per numero di utenti. Un numero che in Campania è secondo solo al Cardarelli di Napoli. Noi dobbiamo fare in modo di dare il massimo assicurando un servizio di buon livello”.

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