Aversa, l’ombra del dissesto: l’opposizione invoca chiarezza

di Nicola Rosselli

Aversa – Pre-dissesto. È questo il termine che più aleggia nei corridoi della casa comunale dove anche i dirigenti prospettano questa evenienza, tanto più catastrofica se si pensa che da oltre tre mesi manca anche l’assessore al ramo. Non ne fanno mistero nemmeno gli amministratori. Per Gianpaolo dello Vicario, capogruppo di Fi: “In quest’anno di amministrazione sono stati approvati e riconosciuti debiti per circa 3,6 milioni. Il sindaco tuonò durante il consiglio sul riequilibrio: ‘Stiamo mettendo mano dopo anni di disastri di chi amministrava la città’. Effettivamente, si tratta di debiti accumulati negli anni passati. Ma prima chi c’era? Comunque ora che li avete riconosciuti e certificati non credete sia il caso di pagarli? In caso contrario, la toppa diventa peggio del buco, tanto è vero che, ad oggi, risultano liquidati solo 1,5 milioni di euro a fronte dei circa 3,6 milioni di euro già riconosciuti. Chi pagherà questi ulteriori pesanti ritardi?”.

“La domanda – continua l’esponente azzurro – sorge spontanea: non è che si sta avverando quello che a più riprese abbiamo denunciato? Veramente non vorremmo che questo tergiversare indichi una situazione irreversibile che proietti nel prossimo futuro il comune verso il dissesto, dovuto in primis ad una mancanza di liquidità dell’Ente e della conseguente impossibilità dello stesso di far fronte allo stuolo sterminato di creditori, oltre alla incapacità di incassare, ma soprattutto alla totale assenza della visione politica di una maggioranza impalpabile”.

Ancora dall’opposizione, Rosario Capasso di Campania Libera afferma: “E’ sempre la stessa canzone. Evasione che oscilla fra il 40 e il 60%, velocità di incasso in forte calo, i beni comunali sempre più abbandonati. Del resto, vado affermando queste cose da tempo. Tre parametri su cinque per dichiarare il dissesto sono già stati superati e l’allarme lo hanno lanciato anche i revisori dei conti”.

Dalla maggioranza, questa volta, Nico Nobis, capogruppo di Noi Aversani, afferma: “La situazione delle casse comunali è poco florida, per usare un eufemismo, soprattutto dovuta ai numerosi debiti fuori bilancio pagati nel corso del primo periodo e della difficoltà ad incassare alcune voci di entrata. Abbiamo necessità di ottimizzare le entrate esternalizzando il recupero somme. Regolamentandone altri servizi, come ad esempio, i matrimoni civili e altri servizi demografici, la concessione di spazi pubblici per le attività commerciali, e l’affidamento del servizio della sosta (al cui bando pare abbiano partecipato due ditte), consentirebbero di fare un bel salto in avanti. Ci sono, infine, immobili comunali che rappresentano un peso per la città – San Lorenzo – per i quali dovremo al più presto decidere il da farsi. Così come fatto nella scorsa consiliatura, è opportuno eliminare gli sprechi e cercare di intercettate finanziamenti utili”.

Per Renato Oliva, presidente della commissione finanze: “L’amministrazione continua la sua opera di risanamento dei conti con grande impegno e senso di responsabilità. Siamo ben consci delle difficoltà che si possono incontrare ma si è convinti nell’opera che si è iniziata. L’amministrazione sta procedendo ad una massiccia azione di recupero dei residui attivi noti e contabilizzati nonché si sta adoperando per una azione di accertamento dell’evasione tributaria comunale il tutto per garantire alle casse comunali la presenza di disponibilità finanziarie per fare fronte ai pagamenti. Inoltre ha avviato l’iter per la individuazione di beni comunali da alimentare e altri strumenti di realizzazione di cassa che potranno fornire maggiore garanzia per gli impegni finanziari del comune. Oramai il cambio di rotta è in atto”.

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