Monza, bimbo leucemico morto per morbillo: “Contagiato dai fratelli maggiori non vaccinati”

di Redazione

Un bambino di 6 anni, che da marzo si trovava presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale San Gerardo di Monza, è morto “per complicanze polmonari e cerebrali da morbillo”. Lo ha confermato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. Il bimbo era affetto da leucemia e per questo era in ospedale. Secondo l’assessore Gallera, “solo la cosiddetta ‘immunità di gregge’ avrebbe salvato il piccolo”.

Il bimbo sarebbe stato contagiato dai suoi fratelli maggiori che non erano stati vaccinati. A confermarlo sono fonti ospedaliere, secondo cui la famiglia avrebbe preferito non far vaccinare i due figli più grandi, nonostante il più piccolo, proprio a causa della leucemia, avesse un sistema immunitario compromesso, e quindi non potesse né essere vaccinato né difendersi contro eventuali infezioni.

“La storia di questo piccolo affetto da leucemia – ha spiegato l’assessore – è l’esempio di come l’immunità di gregge (cioè la protezione indiretta agli individui che non si possono vaccinare attraverso la vaccinazione del 95% dei bambini, ndr) sia fondamentale per la protezione di coloro che, per la loro malattia o per lo stato di trattamento in cui si trovano, non sono protetti, anche quando fossero vaccinati dal morbillo così come da altre malattie infettive”.

“Il piccolo – ha proseguito l’assessore – era affetto da una leucemia linfoblastica acuta, malattia che oggi ha una probabilità di guarigione in oltre 85% dei casi con forme simili. Il 15 marzo, per il sospetto di infezione da morbillo (diagnosi confermata il 16 marzo), è stato trasferito in terapia intensiva per il peggioramento progressivo del quadro polmonare con necessità di assistenza respiratoria. E’ stato intubato e successivamente è iniziata l’assistenza mediante ECMO per insufficienza cardiaca o respiratoria, proseguita fino alla data di oggi”.

Lorenzin: “Rispettare la scienza” – “È dolorosissimo commentare la morte del bimbo di 6 anni a Monza che si sarebbe probabilmente salvato dalla leucemia ma che il morbillo ha ucciso perché’ essendo malato non poteva essere vaccinato”. Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “Non serve aggiungere parole, bisogna rispettare la medicina e le verità scientifiche per fare il bene dei nostri figli. Sono vicina ai genitori e al loro immenso dolore”.

Iss: “Un morto ogni 3mila casi di morbillo” – “La scienza è inesorabile nella sua capacità predittiva”. Lo scrive Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, in un tweet a commento della notizia della morte del bambino. “Ogni otto casi di morbillo un’otite – ricorda Ricciardi -, ogni 15 una polmonite, ogni 1.500 una encefalite e ogni 3mila un morto”.

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