Camorra, arrestati a Napoli tre fratelli imprenditori di Posillipo

di Redazione

La Direzione Investigativa Antimafia di Napoli ha arrestato i fratelli Gabriele, Francesco e Giuseppe Esposito, noti imprenditori del centro di Napoli, residenti nel quartiere Posillipo.

Secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbero collegati a clan della camorra attivi nel capoluogo campano. I tre sono accusati di aver intestato alcuni loro beni a dei prestanome, per evitare che venissero sequestrati. Gli agenti dell’antimafia hanno proceduto a perquisizioni di alcune ville di lusso di Posillipo. Un quarto soggetto, Salvatore Maggio, è stato invece arrestato per estorsione e tentata estorsione.

Noti come animatori di un certo ambiente napoletano, i tre vantavano amicizie con vip e calciatori. Basta scorrere il web per scorgere foto con calciatori del Napoli, completamente estranei alla vicenda e totalmente inconsapevoli dei fatti oggetto di indagine. Anche quest’anno i tre erano pronti a partire per Ibiza e festeggiare l’inizio della stagione estiva con amicizie vip.

Esercenti nel settore della distribuzione e della commercializzazione di giocattoli, i fratelli Esposito sono ritenuti responsabili di aver intestato fittiziamente ad un prestanome un’agenzia di scommesse del brand Eurobet, in piazza Mercato, a Napoli, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali, con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare i clan di camorra attivi nella zona centrale del capoluogo campano.

I fratelli Esposito, fanno sapere gli inquirenti, “sono legati da rapporti di parentela ai fratelli Bruno, Mario e Vincenzo Palazzo, quest’ultimo reggente del clan Sarno di piazza Mercato, detenuti, ai quali, come accertato nel corso delle indagini, hanno fornito sostegno economico”. Gabriele Esposito, inoltre, continua la nota della Procura, “ha già riportato una condanna, in primo grado, alla pena di sette anni di reclusione quale affiliato del predetto gruppo camorristico”.

Dalle intercettazioni, ambientali e telefoniche, oltre che dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, è stato accertato “come i fratelli Esposito – scrive ancora la Procura – abbiano assidue frequentazioni con noti esponenti della criminalità organizzata del centro di Napoli ed in particolare con Ettore Bosti, esponente di vertice del clan Contini. La vicinanza al clan Contini ha consentito loro di godere di ‘protezioni’ rispetto a richieste estorsive provenienti da gruppi criminali con ingerenza nel medesimo territorio”.

E’ emersa, durante l’attività investigativa, “una richiesta di estorsione subita dai fratelli Esposito in relazione alla sala scommesse di piazza Mercato, da parte di Salvatore Maggio, già esponente del clan Mazzarella, postosi a capo di un gruppo autonomo e indipendente, i cosiddetti ‘Girati’, e ‘mediata’ dai vertici, all’epoca liberi, del clan Contini”. Un altro episodio estorsivo sarebbe stato posto in essere da Maggio anche ai danni di un’altra sala scommesse della stessa zona.

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