Aversa, “Ascimm a…Parente”: l’istituto comprensivo si racconta

di Redazione

L’istituto comprensivo “Parente” di Aversa, guidato dal dirigente scolastico Angela Comparone, ha tirato le somme culturali in tre appuntamenti di notevole rilievo, tra cui l’adesione ad un progetto al Teatro San Carlo in cui, discenti prescelti, si sono esibiti nella splendida location, simulando un coro di vero valore che ha lasciato attoniti gli stessi docenti e genitori.

La collega giornalista Ilaria Rita Motti è andata lì in veste di mamma e di giornalista. Virgoletteremo i suoi interventi: “E’ stato un momento di grande emozione dove era palese una riguardevole maestria da parte degli artisti che spopolavano liberamente tra il palco e altrove, con una capacità d’intesa con i piccoli, da lasciare del tutto strabiliati. Mentre sul palco ci si esibiva con performance di adulti con ‘Il Flauto Magico’, l’opera esoterica di Mozart, dove i giovanissimi, a gruppi, hanno alternato la canorità da coro alla spettacolarità sul palco che li ha resi famosi per pochi attimi. Non è da tutti i giorni esibirsi al Teatro San Carlo”.

L’atipicità dell’evento è balzato agli occhi anche dei tanti genitori che provenivano dal casertano e dal napoletano. “Un fatto è certo. – racconta la Motti – La qualità dei discenti si è evidenziata proprio in tale circostanza. E’ da anni che ammiro il loro rigore intellettivo e comportamentale, il loro riuscire a ridimensionare soprattutto giovani dalle problematiche familiari e sociali rilevanti. Questi grandi uomini e grandi donne spesso sfornano talenti che, abituati a sopravvivere sornionamente in un’ambiente di ‘fuori classe’ (perché spesso fuori la classe), possono realmente considerarsi paladini di una futuristica ‘nuova società’ che baserebbe i suoi capisaldi sulla resilienza sociale di tanti giovani ‘borderline’ che hanno riscontrato, in loro adulti, dei meravigliosi punti di riferimento”.

“Avevamo parlato di tre appuntamenti. Il secondo al Teatro Cimarosa di Aversa con la rappresentazione ‘Ascimm a…Parente’, dove la scuola si racconta attraverso l’apertura al territorio e dove docenti, discenti e cultori del palco hanno costituito un tutt’uno con l’intento precipuo dell’incontro: quello di compenetrarsi gli uni con gli altri, per capirsi, intendersi, motivare e motivarsi. Tra gli artisti di spicco Edoardo Amirante, violinista, accompagnato dall’ensamble di archi aversano; Giovanni Sorvillo ‘Tiemp Antico’; Daniela Esposito, soprano; Francesco Simonelli, pianista; Gloria Vardaci, mezzo soprano del San Carlo. Quando si vive in ambienti svantaggiati, un solo sorriso, un solo gesto, una mano sulla spalla, costituiscono il pretesto per un rinnovo personale. Carmen D’Angelo, insegnante e valida collaboratrice del dirigente, ha presentato sul palco con gran stile e con un savoir-faire che è scaturito da preparazione ed abitudine a soccorrere gli assetati di attenzioni. La professoressa Dicorato, quarantennale docente di quell’istituto, dalla magica mano che melodicamente poggia sul piano, si è calorosamente accordata alla folta gamma di giovani pervasi da strumentazioni di diverso tipo, ed ha ultimato la serata con musica e canto da grido. Ricordiamo che la stessa prof , durante l’amministrazione Sagliocco, è stata la fautrice di notevoli incontri cittadini, in particolare i concerti presso i sagrati, dove si vivevano momenti di estrema suggestività e si diffondeva un grande coinvolgimento. Mi occorre inoltre menzionare il professor Enzo Maiorca, vigilissimo ovunque, con la pulizia dei numeri che lo contraddistingue (prof di matematica) e per la sua veterana propensione a conoscere, teatralizzare, scrivere, rappresentare, nella veste di vicepreside. E i giovani? Simpatici, graziosi, ilari, professionali. A dir poco, ci hanno enormemente emozionati”.

Non c’è due senza tre, potremmo aggiungere. La Festa dei Popoli dove, dall’inizio alla fine ha anche presenziato il sindaco Enrico De Cristofaro, e tanti altri ospiti d’onore. Garante della riuscita di quest’ultimo evento, la professoressa Mariaconsiglia Trasacco che ha solcato anch’essa il palco dell’aula magna della scuola, invogliando chi di dovere alla plurietnica manifestazione. Se la somma fa il totale, quest’ultimo può essere sicuramente semplificato dal dire del dirigente scolastico che, tra un intramezzo musicale ed un altro, si è così espressa: ‘Il merito è dell’intero istituto comprensivo ‘Parente’. Una squadra ben unita, integrata, inclusa, è una squadra vincente. L’integrazione e l’inclusione la si nota proprio in questi eventi. I diversi siamo tutti quanti e, in quanto tali, stiamo facendo notare come ci sforziamo, tutti i santi giorni, a rimanere uniti”.

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