“Aversa Sotterranea”, boom di visitatori

di Antonio Arduino

Aversa – La cultura potrebbe diventare il volano commerciale per la città di Aversa se divenisse davvero una priorità per l’amministrazione municipale. A dimostrarlo è il grande successo ottenuto dall’ennesimo tour proposto dall’associazione “Aversa il tesoro sepolto” che ha portato 250 turisti prenotati e almeno un’altra cinquantina, aggiuntisi all’ultima ora, a visitare quello che resta dei sotterranei presenti in moltissime zone della città e in un numero così elevato da realizzare, circa un secolo fa, un vero e proprio camminamento che collegava Aversa a Casaluce e a Napoli, come ricordano gli aversani che erano bambini negli ’30 e ’40.

Un percorso da ridisegnare, almeno è questa l’intenzione dell’associazione, cercando vecchia mappe e utilizzando i ricordi di chi da bambino ha percorso quei sotterranei. Quello visitato nella mattinata domenicale del 30 aprile è stata la porzione esistente al di sotto del locale “il Chiostro” realizzato restaurando il chiostro annesso all’antica chiesa di Sant’Audeno, crollata nello scorso secolo.

Una visita interessantissima che ha portato i turisti a 15 metri di profondità, raggiunti scendendo gli 84 gradini di una scala a chiocciola, per vedere ciò che resta del sotterraneo, restaurato mantenendo l’originale struttura, per diventare un ambiente da utilizzare dai gestori del locale.

E dopo la visita al sotterraneo i gruppi di turisti, guidati dagli operatori dell’associazione, si sono portati verso la chiesa di San Domenico che è in fase di ristrutturazione grazie all’intervento di privati malgrado faccia parte del complesso di San Domenico che da anni l’amministrazione ha intenzione di trasformare in cittadella giudiziaria.

Il successo ottenuto dal tour, superiore ad ogni aspettativa, fornirà un ulteriore stimolo all’associazione per continuare a proporre percorsi turistici per scoprire i tesori sepolti della città, nella speranza che l’amministrazione si renda conto della necessità di investire risorse per recuperare tesori che potrebbero trasformarsi in una fonte economica importante per Aversa che si definisce da sempre città d’arte.

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