Debito personale deliberato come “debito fuori bilancio”: indagato il sindaco di Valle di Maddaloni

di Redazione

I carabinieri di Valle di Maddaloni, coordinati dai magistrati della Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno notificato un avviso di conclusione indagini preliminari al sindaco Giovanni Pascarella, 57 anni, al vicesindaco Raffaele Monaco, di 58, ai consiglieri Agostino Renzi (59) e Alfonso Vigliotta (32), ai dirigenti Pasquale Saccone (59), responsabile area amministrativa, e Domenico Farina (60), responsabile area economico-finanziaria, tutti ritenuti responsabili di peculato in concorso.

Dall’indagine è emerso che il sindaco Pascarella avrebbe assegnato assegnava ad alcuni suoi creditori, in relazione a un debito riconducibile e maturato nell’ambito della sua attività imprenditoriale privata, circa 68mila euro mediante pignoramento del quinto dello stipendio del politico. Con la complicità degli altri indagati avrebbe adottato una specifica delibera consiliare facendo sì che il debito privato venisse riconosciuto, per l’intero importo, quale “debito fuori bilancio” dell’ente comunale.

Gli amministratori, per ragione dell’ufficio e del servizio, concludendo l’operazione in questione non avrebbero osservato il limite del quinto cedibile, attingendo l’ingente somma dalle casse comunali a beneficio degli ignari creditori e arrecando un vantaggio per il sindaco che così estingueva interamente del proprio debito.

Le indagini, condotte mediante escussioni testimoniali e diverse acquisizioni documentali, hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda, in particolare come il primo cittadino avrebbe utilizzato e distratto un bene dell’ente comunale per soddisfare esigenze afferenti la sua sfera privata.

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