Facebook lancia Spaces: immergersi in foto e video a 360 gradi

di Redazione

Facebook lancia il primo prodotto social per la realtà virtuale. Si chiama Spaces ed è disponibile dal 18 aprile in versione beta per Oculus Rift e Touch, la società che produce visori virtuali acquistata da Menlo Park nel 2014.

Ad annunciarlo è stato lo stesso Mark Zuckerberg durante il keynote della conferenza per gli sviluppatori F8 in corso a San Jose, California, anticipando di qualche ora la comparsa della nota ufficiale sul blog di Facebook. La nuova app è pensata per permettere agli amici o ai parenti che non possono incontrarsi “di passare comunque del tempo insieme, sfruttando un ambiente virtuale e completamente interattivo”.

Dal numero uno del social network è arrivato anche un riferimento al killer di Cleveland, che aveva postato il video di un omicidio su Facebook: “Il nostro cuore è con la famiglia e gli amici di Robert Goodwin”, ha detto Zuckerberg riferendosi alla vittima: “Faremo tutto quello che possiamo per prevenire tragedie come queste”.

Spaces è di fatto una versione di Facebook in formato tridimensionale e virtuale che dà la possibilità agli utenti di realizzare un proprio avatar. Rachel Rubin Franklin, responsabile della Social virtual reality per Facebook, ha spiegato che le rappresentazioni virtuali degli utenti potranno essere realistiche o fantasiose, l’importante è che “ognuno si senta a proprio agio”.

Partendo da una foto tra quelle del profilo sul social network, infatti, si creerà un proprio alter ego interattivo, il cui aspetto potrà essere modificato sulla base di alcune opzioni offerte dal social network: dal colore, al taglio di capelli, passando per gli accessori. Una volta realizzata la nuova identità, gli utenti potranno immergersi in video e foto a 360 gradi. Un nuovo mondo tutto da esplorare che può essere condiviso con i contatti dell’app di messaggistica Messenger, la quale attraverso videochiamate permette di interagire con amici e parenti.

Nel post comparso sul blog di Facebook, Rachel Rubin Franklin spiega anche che l’ambiente ricreato da Spaces si basa in maniera esclusiva sull’account Facebook dell’utente usando solo le informazioni che questi ha condiviso sul proprio account. Allo stesso tempo, però, in caso di videochiamata è possibile condividere le foto e i video degli altri partecipanti “entrando nel loro mondo”.

Durante il keynote inaugurale della conferenza per gli sviluppatori F8, Zuckerberg ha confessato di aver pensato in passato che il naturale sviluppo della realtà aumentata passasse attraverso una crescita degli occhiali “smart” ma che negli ultimi tempi si è convinto che sia lo smartphone lo strumento con maggiori potenzialità sotto questo aspetto.

Secondo il numero uno di Facebook, infatti, dalla fotocamera dei cellulari di ultima generazione partirà la principale piattaforma “mainstream” per la realtà aumentata che, grazie all’intelligenza artificiale, potrà localizzare e mappare i soggetti inquadrati, riconoscere oggetti e tanto altro.

Un salto tecnologico grazie al quale si potrà esaltare l’ambiente virtuale. “Il secondo atto” di una tendenza che vede foto e video sempre più centrali rispetto al testo e che, secondo Zuckerberg, “aiuterà a fondere reale e digitale in modi del tutto nuovi rendendo il mondo fisico migliore”.

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