Aversa, il Comune “sfratta” la Normanna dallo stadio. Ciaramella: “Mai autorizzato a non pagare Enel”

di Antonio Arduino

Aversa – Ormai è un dato di fatto. L’Amministrazione sfratta l’Aversa Normanna dallo stadio comunale per non avere pagato quanto dovuto per il consumo dell’energia elettrica utilizzata a partire dal novembre 2009 ad oggi, accumulando un debito di 72mila e 351,46 euro. Una somma che Giovanni Spezzaferri, presidente della società calcistica, ritiene non dovuta, cosicché, con nota del 31 gennaio 2017, ha comunicato che non avrebbe provveduto a versare i ratei in cui era stata suddiviso l’importo.

Una decisione seguita dall’ordinanza 58 del 13 aprile che impone alla società di “non utilizzare la struttura comunale denominata stadio ‘Augusto Bisceglia’ a far data da sette giorni dalla notifica del presente atto nonché lasciare libero entro e non oltre il termine di 15 giorni dalla notifica del presente atto da persone e cose lo stadio comunale”.

Singolare la reazione del presidente Spezzaferri che sulla sua pagina Facebook ha ironizzato l’esito della vicenda scrivendo: “Ringrazio il Comune di Aversa per il gradito premio partita: revoca dell’affidamento dello Stadio Bisceglia di cui ci ha omaggiato dopo l’importante vittoria per la salvezza di ieri contro la Turris. Non posso che sottolineare la tempestività con cui si sta cercando di mettere in difficoltà l’Aversa Normanna, squadra di calcio cittadina, in un momento particolarmente delicato della stagione. Questo è il giusto riconoscimento per chi, con enormi sacrifici, in questi 12 anni di gestione ha onorato e ottenuto traguardi impensabili e attestati di merito in tutta Italia! Grazie, grazie e ancora grazie”.

Probabilmente la vicenda avrà un seguito in tribunale perché la società ha incaricato un legale per ottenere quanto le sarebbe dovuto dall’Ente locale per prestazioni effettuate da personale della società non previste dalla convenzione. Quelle stesse prestazioni che, secondo quanto dichiarato più volte da Spezzaferri, avrebbero compensato il mancato pagamento dell’energia elettrica attivando un meccanismo di compensazione tra pagamento dovuto dalla Società all’Ente e pagamento da parte dell’Ente delle spese sostenute dalla Società fuori convenzione che, sempre secondo quanto dichiarato più volte da Spezzaferri, sarebbe stato autorizzato verbalmente.

In merito abbiamo chiesto all’ex sindaco Domenico Ciaramella se Spezzaferri fosse stato autorizzato verbalmente a non pagare la luce consumata nell’uso dello stadio in cambio di lavori che avrebbe eseguito per adeguarlo alle norme di Federcalcio e per la manutenzione del campo di gioco. Inequivocabile la risposta fornita da Ciaramella. Dopo aver sottolineato di non volere fare polemiche. l’ex sindaco ha detto: “No. Aggiungo, però, che per agevolare la squadra di calcio cittadina ho fatto tutto quello che potevo fare, rispettando sempre e comunque la legalità”.

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