India, la bimba che viveva nella foresta: nessuna “favola”, abbandonata perché disabile

di Redazione

Non è cresciuta nella foresta la bimba “Mowgli”, così definita perché richiamava la storia del protagonista del “Libro della giungla”. La bambina di otto anni, ritrovata nella riserva naturale del Katarniyaghat, nello stato indiano dell’Uttar Pradesh, che si muove in maniera simile alle scimmie della foresta, è probabilmente stata abbandonata dalla famiglia poco prima del ritrovamento.E non è vissuta per anni nella giungla, “adottata” dagli animai come il piccolo protagonista dell’opera di Kipling.

La storia reale della piccola è molto meno poetica di come è stata raccontata in un primo momento. I genitori l’avrebbero abbandonata per la sua disabilità, probabilmente per i problemi mentali, dice un pediatra intervistato dall’Hindustan Times, il secondo giornale dell’India.

E’ sulle sue colonne che viene riportata la tesi del responsabile delle aree forestali della regione, Gyan Praksh Singh, convinto che sia impossibile che una ragazzina viva con gli animali dell’area protetta per anni senza essere notata dagli addetti e dalle telecamere poste nella riserva.

Insomma, la famiglia non la voleva più e ha scelto di disfarsene lasciandola nella giungla. Inventato il particolare delle scimmie che avrebbero cercato di difendere la piccola quando sono arrivate le guardie forestali per cercare di portarla via. I soccorsi hanno raccontato che inizialmente la bambina era spaventata e non voleva seguirli. Poi probabilmente ha cambiato idea per il freddo e la fame. Concludendo così una brutta storia di trascuratezza e abbandono.

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