Pontida “chiusa” per il raduno sudista. de Magistris: “Incredibile”

di Redazione

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commenta l’ordinanza del sindaco di Pontida, Luigi Carozzi, che ha disposto la chiusura di scuole, negozi e strade in occasione della Giornata dell’orgoglio meridionale. “Incredibile, sembra uno scherzo. Che si aspetta? Che arrivino i lanzichenecchi?”.

Un evento che si terrà a distanza di oltre un mese dal corteo anti-Salvini dell’11 marzo a Napoli e descritto su Facebook come “una grande festa: la festa di chi è orgoglioso e fiero di essere meridionale e di chi, in tutta Italia, da sempre crede nelle idee dell’accoglienza e della solidarietà verso chi è costretto a lasciare la propria terra”.

L’iniziativa non è però stata ben accolta dalla giunta leghista e dal sindaco Carozzi che, per paura di danni e incidenti, ha adottato un nuovo provvedimento destinato a far discutere. La delibera introdotta impone una sorta di coprifuoco civile in quanto, secondo il Comune, la manifestazione “favorisce l’insorgere potenziale di episodi criminosi, quali fenomeni di insicurezza urbana, di vandalismo e di turbativa della quiete pubblica”.

“In che senso l’antirazzismo è una minaccia per l’incolumità di Pontida?”, replica uno degli organizzatori dell’evento, il collettivo Insurgencia, “perché per il nostro festival c’è uno stato d’allerta e invece, senza nessuna minaccia altisonante, da decenni viene consentito il regolare svolgimento delle manifestazioni pubbliche della Lega Nord? Pontida è forse proprietà di un partito politico?”.

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