Corea del Nord minaccia ancora Usa. Pentagono: “Basta provocazioni”

di Redazione

“Chiediamo alla Corea del Nord di astenersi da azioni provocatorie e da una retorica destabilizzante”. E’ il nuovo monito che arriva dagli Stati Uniti, per bocca del portavoce del Pentagono Gary Ross. Il regime di Pyongyang “deve fare la scelta di rispettare i suoi obblighi internazionali e tornare a partecipare a seri negoziati”, ha aggiunto Ross, ribadendo come “il programma nucleare rappresenta una chiara e grave minaccia per la sicurezza”.

La replica del Pentagono avviene dopo il j’accuse di Pyongyang di un attacco con armi chimiche imminente da parte di Washington nella penisola coreana.

Il presidente cinese Xi Jinping ha invitato all’autocontrollo e alla moderazione sulle questioni nordcoreane nella telefonata avuta con il presidente Usa Donald Trump: lo ha annunciato la tv di Stato Cctv, secondo cui Xi ha espresso l’opposizione di Pechino ai piani nucleari di Pyongyang. Il presidente ha auspicato che “tutte le parti esercitino autocontrollo ed evitino l’aggravamento della situazione” nella penisola coreana.

L’amministrazione americana, proprio in merito alle turbolenze del Nord, ha chiarito nelle scorse settimane che tutte le opzioni sono “sul tavolo”, incluse quelle militari, in vista del possibile sesto test nucleare o del lancio di un nuovo missile nordcoreani, a ridosso della festa del 25 aprile per gli 85 anni della fondazione della Korean People’s Army (Kpa).

La telefonata, preannunciata nel fine settimana dalla Casa Bianca (sia con Xi sia col premier nipponico Shinzo Abe), è la seconda avvenuta tra il tycoon e il presidente cinese dopo il summit a Mar-a-Lago, in Florida, del 6-7 aprile, viste le tensioni sempre forti intorno a Pyongyang.

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