Aversa, la città attende la decisione del Prefetto su De Cristofaro

di Nicola Rosselli

Aversa – Attesa per la possibile e probabile decisione del prefetto di Caserta Arturo De Felice di revocare la sospensione al sindaco Enrico De Cristofaro. Attesa per la fissazione della seduta di Consiglio comunale con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio programmatico 2017.

Sta vivendo ore di febbricitante attesa il mondo politico normanno dove la calma piatta che si osserva dall’esterno è solo un’apparenza, mentre tutti gli addetti ai lavori prestano attenzione costante ai due temi che sono, seppure non sembra, legati e collegati tra loro.

Da un lato, infatti, c’è l’attesa da parte di tutti (maggioranza e opposizione) per gli sviluppi eventuali relativa alla sospensione del primo cittadino a seguito dell’arresto (e successiva scarcerazione grazie alla decisione del tribunale del riesame) avvenuto nell’ambito dell’inchiesta ‘The Queen’, con la conseguente nomina a sindaco facente funzioni della sua vice Federica Turco. Dall’altro, l’amministrazione è, oramai, fuori tempo massimo per approvare il bilancio 2017, la cui scadenza era quella dell’oramai trascorso 31 marzo. In questo senso, la maggioranza, proprio nel tentativo di riuscire ad avere di nuovo a capo dell’amministrazione De Cristofaro, sta aspettando che dal prefetto (ancora una volta lui) giunga la consuetudinaria diffida a convocare il consiglio comunale e ad approvare lo strumento di programmazione contabile. Il termine che, in genere, viene dato è di quindici giorni. Così facendo, anche se ufficialmente non viene detto, la maggioranza spera che sulla poltrona più alta del civico consesso per allora torni a sedere il primo cittadino.

Per questo Consiglio vi sarebbe anche già una data, quella del prossimo 18 aprile, ossia la prima data utile subito dopo le festività pasquali. In questo modo ci sarebbero anche i tempi tecnici per consentire ai consiglieri comunali e a tutti gli interessati di presentare emendamenti al bilancio, anche se i margini di manovra, come ha tenuto più volte a precisare l’assessora al bilancio Francesca Sagliocco, sono piuttosto ristretti, tanto che si è stati costretti ad aumentare anche la tassa per lo smaltimento rifiuti. Il costo del relativo servizio, infatti, è aumentato a causa dei costi di trasporto della frazione umida che, dopo la chiusura della Ecotransider di Gricignano (tristemente nota come la fabbrica della puzza), viene inviata a Giffoni Sei Casali, in provincia di Salerno.

Da parte sua, il sindaco sospeso, De Cristofaro, all’indomani della sua prima uscita pubblica, al seguito della processione dell’Addolorata, dopo la scarcerazione, attende con trepidazione la decisione del prefetto in merito alla propria sospensione. Al momento ci sono due possibili strade che il rappresentante del governo centrale a Caserta può seguire: o decidere di revocare la sospensione della fascia tricolore normanna in tempi brevi (forse anche oggi) o farlo solo dopo aver conosciuto le motivazioni addotte dal tribunale del riesame per giungere alla scarcerazione dopo 17 giorni trascorsi in una cella del carcere di Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di turbativa d’asta in merito all’appalto per la ristrutturazione dell’ex carcere mandamentale di via Filippo Saporito trasformato in casa dello studente. In questo caso i tempi sarebbero molto più lunghi tenuto conto che i magistrati napoletani si sono riservati un termine di 45 giorni per depositare le motivazioni che hanno portato all’annullamento della necessità di qualsivoglia misura cautelare nei confronti del primo cittadino aversano.

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