Aversa, per De Cristofaro se non c’è crisi si prospetta almeno un rimpasto

di Nicola Rosselli

Aversa – L’amministrazione guidata dal sindaco Enrico De Cristofaro archivia il suo primo bilancio senza particolari patemi. Un risultato raggiunto, però, lasciando sul campo consiglieri comunali mentre alla già dimissionaria assessora alle Finanze Francesca Sagliocco potrebbero aggiungersi gli assessori Paolo Galluccio e Tiziana D’Aniello, con il grosso punto interrogativo dell’atteggiamento che terranno sia i quattro consiglieri comunali che i due assessori di “Noi Aversani”. Insomma, dopo il bilancio, il primo cittadino si ritrova a gestire, se non una vera e propria crisi, almeno un rimpasto in giunta.

“Il sindaco de Cristofaro – ha dichiarato il consigliere comunale di Forza Aversa Michele Galluccio – è la nostra guida. Ci affidiamo a lui. Tutti abbiamo visto ciò che è successo nel corso del Consiglio con la mancata approvazione dell’emendamento promosso dalla maggioranza che ha visto me come primo firmatario. E non solo. Come maggioranza abbiamo deciso anche di approvare due emendamenti promossi dal consigliere Giovanni Innocenti, anche in quel caso c’è chi della maggioranza ha votato contro. Ma la cosa più grave e che non possiamo sottacere è l’assenza di un consigliere comunale al momento del voto sul bilancio”.

Michele Galluccio fa riferimento a Mario Tozzi che, da parte sua, ha detto di essersi allontanato dall’aula avendo avuto una telefonata che richiedeva la sua presenza urgente presso la sua impresa. Ma al momento della votazione Tozzi sarebbe stato sotto la casa comunale a colloquio con il responsabile di Noi Aversani, Luciano Sagliocco. Ed è proprio dal capogruppo consiliare di questi ultimi, Nico Nobis, che arriva una dichiarazione apparentemente conciliante. “Come era ovvio che fosse, – afferma l’avvocato aversano – siamo stati tutti compatti, consapevoli e responsabili in ordine al voto sul primo bilancio di previsione della nostra amministrazione, nonostante un emendamento sul quale non v’è stata univocità. Tutti noi siamo intenzionati a perseguire il progetto amministrativo per il quale ci siamo candidati, ma chiediamo che il sindaco sia il garante delle posizioni legittime di ognuno. C’è da dare un maggiore ordine ai lavori della maggioranza ed impegnarci tutti verso l’obiettivo di dare il massimo per la città. Nessuna crisi di maggioranza, solo necessità di registrarne gli ingranaggi”.

Per il consigliere di “Aversa Futura”, Renato Oliva, presidente della commissione consiliare bilancio: “Adesso tocca al sindaco ed a noi tutti guardarci in faccia e, da uomini, capire chi c’è e chi non vuole esserci. Stiamo costruendo un percorso e chi non vuole essere della squadra può dirlo tranquillamente piuttosto che nascondersi dietro assenze ingiustificate”.

Intanto, da Maria Grazia Mazzoni del Movimento 5 Stelle giunge un giudizio per niente lusinghiero sul bilancio quando afferma: “Dal punto di vista tecnico è un bilancio perfetto perché contabilmente le entrate quadrano con le uscite. Ma a questa solidità finanziaria dovrebbe corrispondere una maggiore progettualità in termini di investimenti, cioè capire cosa vuole essere Aversa nei prossimi anni. Si potrebbe dire che è un bilancio senza anima che ha badato a tenere i conti entro i limiti della buona amministrazione, dove è difficile darne un giudizio politico. Per tutte queste ragioni il M5S non ha presentato emendamenti al bilancio; dalla loro eventuale approvazione la città avrebbe avuto un beneficio insignificante. Noi del Movimento sogniamo un bilancio condiviso, partecipato che contenga l’idea di una città nuova, giusta e vivibile per tutti”.

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