Aversa, il punto ristoro “fantasma”: ritardi legati a divergenze politiche?

di Antonio Arduino

Aversa – Chi o che cosa ostacola l’apertura del punto ristoro che dovrebbe essere ospitato nella struttura appositamente realizzata all’interno di Parco Pozzi? Questa la domanda che si pongono in tanti, ricordando che il taglio del nastro dell’area verde ristrutturata completamente grazie ad un finanziamento europeo avvenne il 7 luglio 2016.

Otto mesi all’amministrazione non bastano per dare il via alla gara necessaria per l’affidamento di un servizio che potrebbe essere utilissimo ai tanti che frequentano il parco? Considerando che l’incombenza non richiede alcun intervento della Stazione unica appaltante, responsabile del ritardo epocale accumulato per l’affidamento del servizio di mensa scolastica, c’è chi ipotizza che il ritardo sia legato alla necessità di far quadrare un cerchio di accordi pre-elettorali così da mantenere compatta una maggioranza in cui una parte dei componenti, al di là delle dichiarazioni di compattezza rilasciate a turno da singoli o gruppi, sembrano più interessati a tutelare ambizioni personali che l’interesse della cittadinanza.

Occupare poltrone, acquisire cariche sembra più semplice che soddisfare le necessità della cittadinanza che ancora non vede fatti concreti realizzati malgrado siano trascorsi otto mesi dall’insediamento della nuova amministrazione.

Se questo tempo non basta per affidare un semplice punto ristoro come si può ipotizzare, si domandano i cittadini, che l’amministrazione tutta – maggioranza e minoranza – sia in grado di dare il via ad un cambiamento vero nella città di Aversa?

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