Ddl su povertà è legge: reddito di inclusione per famiglie in difficoltà

di Stefania Arpaia

Il ddl su povertà è legge. La notizia è stata annunciata nella giornata di giovedì. Via libera dall’Aula del Senato al Ddl delega sul contrasto alla povertà che è stato approvato con 138 Sì, 71 No, 21 astenuti. Il provvedimento ha già avuto l’ok della Camera e prevede l’inserimento del reddito di inclusione per le famiglie che hanno bisogno di sostentamento economico.

“Con la legge che approviamo oggi nasce il reddito di inclusione, la prima misura nazionale di contrasto alla povertà, con un’ottica che ribalta l’assistenzialismo e prevede, accanto all’assegno, il sostegno all’inclusione sociale e lavorativa. E’ una giornata storica, l’Italia cessa di essere l’unico Paese europeo a non prevedere un aiuto alle famiglie e alle persone in povertà assoluta”, ha dichiarato Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro, relatrice al disegno di legge sulla povertà, approvato oggi dal Senato.

“Approvata la legge sulla #povertà. Un passo avanti per venire incontro alle famiglie in difficoltà. Impegno sociale priorità del Governo”, ha scritto su twitter il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.

“Siamo molto soddisfatti per l’approvazione del ddl sulla povertà – ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, –  le risorse stanziate sono di 2 miliardi di euro per il 2017 e altrettanti per il 2018, con i quali si potranno aiutare circa 2 milioni di persone. Oggi è una giornata importante,  il Paese non ha mai avuto uno strumento a valenza universale come questo”.

La nuova legge prevede l’erogazione di una somma di denaro pari a 500 euro per le famiglie che presenteranno i requisiti stabiliti e che risulteranno essere idonee all’ottenimento dell’aiuto economico. Per beneficiare della misura sara’ previsto un requisito di durata minima di residenza nel territorio nazionale. È previsto un graduale incremento del beneficio e dell’estensione dei beneficiari, da individuare prioritariamente tra i nuclei familiari con figli minori o con disabilità grave, donne in stato di gravidanza, disoccupati di eta’ superiore a 55 anni.

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