Carinaro, assunzioni Dhi: l’opposizione chiede dettagli, non “risposte burocratiche”

di Redazione

Totale insoddisfazione del gruppo di minoranza “Uniti per Cambiare” sulle risposta data dal sindaco Dell’Aprovitola all’interrogazione riguardante le assunzioni alla Dhi, la ditta di servizio di igiene urbana.

“A noi dell’opposizione e, soprattutto all’intera città – spiegano i consiglieri del gruppo guidato da Giuseppe Barbato – non interessano risposte rituali e burocratiche che probabilmente escono dalla bocca di qualche funzionario del Comune. Su questa materia così delicata, come quella dell’appalto della Dhi spa, su cui le indagini della magistratura si stanno allargando a macchia d’olio, ci limitiamo ad essere spettatori. Avevamo chiesto di conoscere come e perché sono stati assunti, alcuni lavoratori di Carinaro al servizio della Dhi. Su questi aspetti la risposta del sindaco non ci basta. Vogliamo sapere: chi ha deciso che la selezione dei tre operai di Carinaro assunti avvenisse sulla base di un elenco già in possesso del comune predisposto per l’utilizzo dei voucher (sui quali stendiamo un velo di pietoso silenzio); perché non si è considerato, come giusto e doveroso, di promuovere un bando nel paese per consentire a tutti i cittadini di poter partecipare; se anche le assunzioni sono state fatte dalla ditta privata, quali sono stati i requisiti ritenuti determinanti per la scelta degli assunti rispetto ad altri; se c’è una documentazione che lo dimostri e se è possibile visionarla od averne copia; se i lavoratori assunti vengono retribuiti secondo quanto prevede il contratto di lavoro del settore”.

“Chi dice, come fa l’amministrazione – continuano dalla minoranza – che non è possibile mettere il naso in tutti questi aspetti perché si tratta di azienda privata che ha solo un rapporto contrattuale con il Comune dimostra non solo di contraddirsi, anche perché non spiegherebbe il fatto che l’azienda viene autorizzata a servirsi di un elenco predisposto dal Comune in occasione dei voucher, ma finisce anche col dimostrare  di ignorare che tutte le aziende che lavorano nel comune e pagati con denaro dei cittadini, sono soggetti a dare conto al comune che li paga, non solo dei criteri con cui sceglie ed assume gli operai, ma anche del trattamento economico ad essi riservato. Attendiamo i documenti comprovanti che il tutto sia stato fatto alla luce del sole”.

“L’incursione che fa il sindaco, poi, su alcuni aspetti dell’appalto – concludono dall’opposizione – ci apre lo spazio per fare un’ulteriore domanda: considerato che, dato il potenziale rinnovo per ulteriori due anni, ci troviamo di fronte ad un appalto il cui valore può superare i 2 milioni di euro, sembra normale che il bando prevedesse l’aggiudicazione pur in presenza di una sola offerta?”.

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