Aversa, telegrammi di solidarietà per De Cristofaro in attesa del Riesame

di Nicola Rosselli

Aversa – Decine di telegrammi stanno arrivando in queste ore in carcere, presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, dove è detenuto dallo scorso 15 marzo, al sindaco (sospeso) di Aversa Enrico De Cristofaro.

Telegrammi di solidarietà, di espressione di vicinanza che gli amici, per iniziativa spontanea condivisa dalla famiglia, stanno inviando all’ex presidente dell’ordine degli architetti casertani per farlo sentire meno solo. Meno solo in quella cella che condivide con un calabrese sessantenne, da tempo in carcere.

Una sorta di iniezione di fiducia per il primo cittadino aversano che trascorre le sue giornate in cella leggendo, soprattutto le carte processuali, preferendo rimanere in cella anche durante l’ora d’aria quotidiana. Questo in attesa di una possibile pronunzia del gip sulla modifica della misura del carcere che, alcune voci, vorrebbero per questo pomeriggio, mentre la decisione del tribunale del Riesame è fissata per venerdì 31 marzo.

Chiarite, intanto, anche le motivazioni che hanno portato al cambio di uno dei due difensori. Non si è trattato di revoca di mandato, ma di rinunzia alla difesa da parte dell’avvocato Giovanni Cantelli al quale era stato chiesto, dallo stesso De Cristofaro, di rinunziare alla difesa di alcuni coimputati per assumere una difesa esclusiva. A sostituire Cantelli è stato chiamato un altro noto penalista, l’avvocato Alfonso Quarto che è andato ad affiancare l’avvocato Filippo Trofino.

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