Aversa, l’analisi di Orabona: “Consiglieri assillanti sui social e silenti in aula”

di Redazione

Aversa – Prende spunto dallo svolgimento e dall’esito dell’ultimo consiglio comunale l’intervento dell’avvocato Isidoro Orabona, che definisce “indecoroso”, per una città come Aversa, lo spettacolo cui si è assistito.

“Nell’ultimo consiglio comunale c’erano all’ordine del giorno le mozioni presentate dall’opposizione. Pur dando per scontato che la maggioranza consiliare difficilmente avrebbe votato a favore delle mozioni, al di là dell’oggetto delle stesse, quello che lascia sconcertati è l’assenza totale di un confronto che almeno sarebbe servito a rendere partecipe la cittadinanza delle motivazioni della pur legittima bocciatura. In linea generale, sarebbe auspicabile che la decisione di respingere le mozioni non fosse dettata da un dissenso aprioristico e che le ragioni del no fossero supportate da motivazioni valide e chiare, illustrate e rese note in Consiglio comunale. A tutti è ben chiaro il ruolo di maggioranza e opposizione, ma quando ti accorgi che la gran parte dei consiglieri di maggioranza è distratta dall’utilizzo nevrotico degli smartphone non puoi fare altro che prendere atto che la politica ha lasciato spazio ad altre dinamiche. L’unico che ha tentato quanto meno di esporre le proprie considerazioni in merito alla mozione del consigliere Dello Vicario, relativa alla riqualificazione della Maddalena come parco urbano, è stato il Sindaco. La cosa curiosa è che chi, come il sottoscritto giornalmente sfoglia i quotidiani locali, non può fare a meno di notare una presenza asfissiante dei consiglieri di maggioranza sulla carta stampata, i quali ogni giorno lanciano proposte e/o anatemi per poi essere completamente silenti in consiglio comunale. Conoscendo tanti consiglieri comunali personalmente ed avendo avuto modo di apprezzare le loro qualità oratorie mi chiedo perché queste qualità non vengano fatte conoscere a chi quei consiglieri li ha votati ma soprattutto a chi non ha avuto ancora la fortuna di conoscerli personalmente?”.

Si può spiegare meglio?

“Mi ricordo che, nemmeno tanti anni fa, assistere al consiglio comunale era tutt’altra cosa, per lo spessore politico delle persone che lo componevano e per le discussioni approfondite e documentate che si sviluppavano sui vari argomenti. Il consiglio comunale, in passato seguitissimo dalla cittadinanza, è il luogo deputato al dibattito politico e la figura del consigliere comunale, una volta, si esaltava all’interno dello stesso. Oggi, invece, ciò non avviene. Credo che le motivazioni siano da ricercare all’atto della composizione delle liste elettorali. Sempre non molti anni fa c’era una selezione severa dei candidati al consiglio comunale da parte dei partiti, oggi, e mi creda ho assistito personalmente ad uno di questi esempi, ci sono candidati che fino al giorno precedente la scadenza della presentazione delle liste, non hanno ancora deciso con quale coalizione schierarsi, ma comunque hanno deciso di candidarsi. E questo lo si riscontra sia nel numero eccessivo di candidati sia nello scadimento del peso specifico del consiglio comunale che si è verificato nel corso degli anni. Solo chi non vuol vedere non si accorge dello stato attuale. Aversa ha sempre avuto rappresentanze a livello provinciale, regionale e nazionale. Oggi, non ne abbiamo o sono ridotte al lumicino. Se Aversa è sede di due Facoltà universitarie, se Aversa è sede dell’Inps, se Aversa è la città più importante della provincia di Caserta lo si deve al fatto che in passato la politica era centrale e presente, grazie a personaggi, di destra e sinistra, che hanno fatto della loro aversanità un orgoglio”.

Pensa che si tratti di un processo irreversibile?

“Oggi il gradimento dei politici è al minimo storico, ma l’assenza dei partiti, a mio giudizio, non può che determinare una sempre maggiore mancanza di indirizzo politico per chi, come i consiglieri comunali, è chiamato a svolgere il proprio mandato elettorale”.   

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