60 anni firma Trattati di Roma, celebrazione a Montecitorio

di Stefania Arpaia

 

Celebrazioni a Montecitorio in occasione dei 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma. Riunite le Camere dove ha preso la parola il capo dello Stato Sergio Mattarella. Presenti i presidenti Grasso e Boldrini oltre al premier Paolo Gentiloni.

Ad assistere alla celebrazione anche deputati, senatori e parlamentari europei. Assenti solo i parlamentari della Lega Nord, ad eccezione di Bossi, che hanno deciso di manifestare in piazza con un sit-in di fronte al palazzo per mostrare il proprio dissenso contro un’Europa “di banchieri e traditori”.

Mattarella: “E’ un’Europa quasi ripiegata su se stessa. Spesso consapevole, nei suoi vertici, dei passi da compiere, eppure incerta nell’intraprendere la rotta. Come ieri, c’è bisogno di visioni lungimiranti, con la capacità di sperimentare percorsi ulteriori e coraggiosi. Nessun Paese europeo può garantire, da solo, la effettiva indipendenza delle proprie scelte. Nessun ritorno alle sovranità nazionali potrà garantire ai cittadini europei pace, sicurezza, benessere e prosperità, perché nessun Paese europeo, da solo, potrà mai affacciarsi sulla scena internazionale con la pretesa di influire sugli eventi, considerate le proprie dimensioni e la scala dei problemi”.

Boldrini: “L’unione costituisce un modello esemplare per il mondo intero per quanto riguarda i diritti fondamentali della persone e per la democrazia. Non ci si può rassegnare a una narrazione negativa che vede nell’Europa il capro espiatorio”.

“La fine dell’Europa – ha aggiunto – condannerebbe il continente all’irrilevanza. La sicurezza dei nostri cittadini si realizza con il rafforzamento dell’unione non con la sua disgregazione”.

“Credo – ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso – che sia comune a molti la convinzione che, di fronte alle sfide interne ed esterne cui dobbiamo tutti rispondere, il lungo cammino dell’integrazione non possa arrestarsi e che è necessario adesso un nuovo slancio, fondato sulla cooperazione rafforzata in certe materie condivise e nell’attuazione di politiche il più possibile unitarie. In gioco sono il futuro del continente e gli equilibri geopolitici globali”.

“Rispettiamo il Presidente Mattarella – ha dichiarato il capogruppo  della Lega Massimiliano Fedriga – ma oggi non c’è nulla da festeggiare. Stanno festeggiando i traditori dei valori europei, chi sostiene un’Europa che massacra i diritti dei cittadini europei, l’economia degli Stati, che fa gli interessi delle lobby finanziarie. Ormai l’uscita dall’Euro non è più una scelta ma una via obbligata per risollevare le economie depresse dei nostri Paesi”.

Imponenti le misure di sicurezza prese a piazza Montecitorio, completamente blindata. L’intera area è stata circondata da forze dell’ordine e mezzi di polizia che non hanno permesso l’accesso neppure ai pedoni.

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