Camorra, scarcerato il fratello di Michele Zagaria: in libertà tornano anche altri affiliati

di Antonio Arduino

Carmine Zagaria, 49 anni, il quarto fratello dell’ex superlatitante dell’omonimo clan di Casapesenna, Michele Zagaria, è tornato in libertà lo scorso weekend dopo aver scontato sei anni e mezzo di reclusione, a fronte di una condanna a otto anni per associazione mafiosa, grazie alla detrazione di pena per il buon comportamento.

Nel suo caso – scrive il quotidiano ‘Il Mattino’ – le assoluzioni hanno pesato più delle condanne. Carmine Zagaria è stato assolto dai giudici tre volte su quattro. Assolto: per l’estorsione all’imprenditore Battaglia e per l’estorsione alla Pi.ca costruzioni di Modena. Non è però mai stato inserito nell’inchiesta sul monopolio dei carburanti dei Cosentino dove sono stati condannati, invece, gli altri fratelli Antonio e Pasquale sulla base anche delle dichiarazioni del teste principale, Luigi Gallo.

Ora Carmine Zagaria risiede a San Marcellino, dove vivono i suoceri. Ogni giorno dovrà recarsi dai carabinieri della locale stazione per firmare poiché sottoposto ad obbligo di dimora nel comune di residenza.

Con Carmine Zagaria – sottolinea ancora ‘Il Mattino’ – sono tornati in libertà anche altri esponenti di spicco del clan dei casalesi. Tra questi Aldo Nobis, imprenditore edile, considerato fedelissimo del boss Michele. Poi ci sono Romolo Corvino, braccio destro di Carmine Schiavone, figlio di Francesco Schiavone “Sandokan”; Bartolomeo Cacciapuoti, delfino del primogenito di “Sandokan”, Nicola Schiavone; Bernardo Ciervo, Giovanni Della Corte e Luigi Bianco, , sempre appartenenti al gruppo Schiavone. Rigettata, invece, la richiesta di eliminazione del 41bis, il regime del carcere duro, avanzata da Nicola Schiavone.

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