Trentola Ducenta, carenze igieniche a scuola. Apicella: “Il baratto appartiene ad altri”

di Redazione

Trentola Ducenta – Dopo le dichiarazioni rilasciate dal gruppo “Noi di Trentola Ducenta” che ha ritenuto “inutili e strumentali allarmismi” le voci circolate negli ultimi giorni sulle carenze dei servizi igienici della scuola “Giovanni Paolo II”, interviene l’avvocato Michele Apicella, presidente del consiglio d’istituto del Circolo Didattico per sconfessare quelle che considera “le inutili, tendenziose e fantasiose ricostruzioni create da alcuni personaggi locali”.

“Da circa un settimana – spiega Apicella – nel plesso scolastico di via Rossini sono state constatate delle criticità igienico-sanitarie. Nello specifico, i bagni all’interno di uno dei padiglioni erano guasti. Dai wc, fortemente ostruiti, fuoriusciva materiale organico. Ciò ha determinato il funzionamento di un unico wc, creando, di fatto, una notevole difficoltà. I bambini, quindi, sono stati costretti a salire al piano superiore. Il disagio creato permetteva di poter accedere in bagno solo dopo lunghe ed interminabili file. Per il notevole tempo di attesa, diversi sono stati i bambini che non sono riusciti a trattenersi. Tale situazione di ‘emergenza’ mi veniva comunicata da alcuni genitori del plesso”.

“È doveroso, da parte mia, – continua Apicella – informare anche che, da inizio anno, numerosissimi sono state le richieste di intervento indirizzate, istituzionalmente, all’Ente Comune, e tutte non hanno sortito risultati definitivi. È stato così che un gruppo di genitori, rappresentanti di classe ed io, abbiamo concordato, quale forma di protesta concreta, la non partecipazione alle lezione dei bambini per due giorni. Tale spazio temporale doveva servire per la realizzazione degli interventi necessari. Nel contempo, avevamo ottenuto, per i 1 febbraio, un incontro con il commissario prefettizio Rotondi. La partecipazione dei genitori e loro rappresentanti, con me, è stata massiccia ed il commissario, recepite le nostre istanze ed allarmato per la gravità della situazione della quale non era sufficientemente informato, ha garantito: interventi quotidiani di pulizia; dislocazione di Lsu nei vari plessi; la programmazione e realizzazione dei lavori di straordinaria manutenzione (che per forza di cose dovranno essere realizzate nel periodo estivo). Questi, in definitiva, i fatti”.

“Su tutto questo – sottolinea Apicella – con la veemenza e la tempistica di avvoltoi, alcuni personaggi hanno cercato di fiondarsi su quella che hanno ritenuto una preda tenera ed appetibile, cercando, così, di guadagnare la ribalta nella quale altrimenti non avrebbero motivo di essere. È triste e mortificante cercare di strumentalizzare una normale iniziativa atta a garantire ai propri figli di frequentare un ambiente scolastico igienicamente sano. Ancora più triste è la ‘spiata’ che ha permesso loro di anticipare un incontro calendarizzato da tempo per cercare di ‘battere sul tempo’ non si sa chi e che cosa. È vergognoso che sedicenti rappresentati di movimenti associativi cerchino la sterile polemica al fine di ottenere una misera visibilità”.

“Per l’istruzione dei bambini, io non ho mai barattato nulla. – si difende l’avvocato – Il baratto appartiene ad altri, ed è noto a tutti. Il mio impegno nel ruolo che mi è stato conferito dai genitori sarà costante e finalizzato al solo benessere dei nostri figli, che sono l’unica, autentica priorità assoluta”.

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