Aversa, De Cristofaro al Consiglio aperto a Parete: “Denunciare episodi criminalità”

di Redazione

Aversa – “Non sono contento di stare qui stamattina perché vorrei incontrare gli altri sindaci del territorio per parlare dello sviluppo delle nostre comunità e non certo di camorra”. Queste le parole del sindaco di Aversa Enrico de Cristofaro intervenuto questa mattina nel corso del Consiglio comunale aperto tenutosi in piazza Berlinguer a Parete. “Non avrei voluto – ha affermato – che si parlasse di camorra e di criminalità organizzata perché non deve esistere questa problematica. Purtroppo, però, gli episodi che sono successi negli ultimi tempi sui nostri territori ci inducono a riflettere e ad unirci per porre in essere tutte le azioni che portano al progresso delle nostre comunità che miri al benessere dei nostri concittadini”.

Nel corso dell’incontro il sindaco De Cristofaro, che ha preso la parola a nome di tutti i sindaci dell’agro aversano, ha lanciato un messaggio chiaro a tutti i cittadini di Aversa, Parete e di tutti i paesi dell’agro aversano: “Bisogna denunciare tutti gli episodi di criminalità da quelli di microcriminalità e di vandalismo. Noi sindaci siamo accanto a chi decide di denunciare, siamo accanto a chi decide di stare dalla parte della legalità”.

De Cristofaro, che ha citato “come modello da seguire don Peppe Diana, Gennaro Falco, Nicola Barbato e Domenico Noviello”, ha ricordato la partecipazione di venerdì scorso presso il Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico voluta dal prefetto di Caserta Arturo De Felice.

“Con il Prefetto De Felice – ha dichiarato De Cristofaro – abbiamo avuto un incontro dalla valenza fortemente positiva. Tutti noi rappresentanti degli enti locali abbiamo rappresentato le criticità del nostro territorio e il prefetto ha riconosciuto che lo Stato ci deve essere vicino ed in questo senso si è rivolto ai rappresentanti delle forze dell’ordine affinché sia assicurata una maggiore presenza nei nostri comuni accompagnata anche da un migliore coordinamento per evitare sovrapposizioni e spreco di personale. Nello stesso tempo, però, anche noi siamo stati esortati ad attivarci con i mezzi di difesa passiva tipo telecamere di videosorveglianza e gli agenti della polizia municipale”. “Stiamo mettendo a punto – ha concluso De Cristofaro – dei progetti per ampliare la videosorveglianza in città ed in particolare in periferia per monitorare attentamente le aree di confine della stessa”.

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