Bagnasco a Napoli: “L’Europa deve ritrovare la sua anima, quella dei valori morali”

di Stefania Arpaia

ll presidente della Cei, la Conferenza episcopale italiana, Angelo Bagnasco ha parlato ai giovani dopo la Messa celebrata a Napoli in occasione della riunione dei vescovi del Sud.

“O l’Europa ritrova la propria anima che non è quella dell’economia e della finanza ma è quella dei valori morali o farà sempre più fatica a camminare – ha ammonito Bagnasco – L’Europa non deve avere paura della cristianità e le istituzioni devono essere presenti con la gente. E conoscere non sui libri e nei sondaggi i bisogni della vita reale ed indirizzare a meglio le risorse economiche. Ci sono 4 miliardi non utilizzati. La Chiesa è vicina ai giovani”.

“Non lasciate che qualcuno uccida la speranza dei vostri cuori”, ha aggiunto rivolgendosi ai ragazzi presenti. “Non sarete soli. Con voi ci saranno i pastori della Chiesa. Mettetevi insieme e sfruttate tutte le opportunità come quelle offerte dai fondi europei. Non è possibile che ogni anno si debbano restituire più di quatto miliardi di fondi perché non sono stati utilizzati”.

E ancora: “Per favorire l’occupazione giovanile c’è bisogno di investimenti ma anche di una burocrazia più snella per attrarli”. L’omelia è stata pronunciata nella messa celebrata ad apertura della seconda giornata del convegno “Chiesa e lavoro” che vede riuniti a Napoli i vescovi di Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.

“Al governo nazionale e a quelli locali dico che bisogna prendere atto che il Sud esiste, che il Sud non è soltanto bisogno ma anche risorse e quando le risorse non vengono utilizzate c’è una doppia colpa – ha detto monsignor Nunzio Galantino, segretario della Cei – Ai giovani dico di valorizzare le esperienze positive che al Sud sono numerose senza stare a pietire con il cappello in mano dinanzi al politico di turno”.

De Luca: “È una giornata importante, anche la Chiesa si impegna a sollevare con forza il tema del lavoro e a sottolineare l’urgenza di prendere decisioni per creare lavoro per un’intera generazione. Credo sia anche una sollecitazione per le istituzioni a lavorare su un piano di concretezza e su questo siamo perfettamente sintonizzati: meno chiacchiere e polemiche, più cantieri aperti”.

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