Aversa, incendio Lidl e Big Toys: caccia ai responsabili. 20 famiglie senza reddito

di Nicola Rosselli

Aversa – Acclarata la pista estorsiva, del racket del pizzo, gli investigatori mirano ad individuare gli autori dell’incendio che nella notte tra martedì e mercoledì ha completamente distrutto il negozio di giocattoli Big Toys e seriamente danneggiato il supermercato Lidl, con danni complessivi che dovrebbero aggirarsi abbondantemente oltre i due milioni di euro, in via Gramsci ad Aversa (guarda articolo e video)

I carabinieri del reparto territoriale, coordinati dal maggiore Antonio Forte e dai tenenti Flavio Annunziata e Adolfo Donatiello, ufficialmente, dichiarano di essere ancora in attesa di accertare la natura delle fiamme che hanno lasciato senza reddito una ventina di famiglie, considerato gli addetti ai due esercizi commerciali, ma, intanto, stanno acquisendo numerosi filmati frutto delle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza di negozi e bar ubicati in via Gramsci, nel tentativo di identificare gli attentatori che quella strada hanno sicuramente dovuto utilizzare sia per giungere sul posto che per abbandonarlo.

Gli stessi militari hanno anche ascoltato i titolari dei due esercizi commerciali che avrebbero escluso di aver ricevuto richieste estorsive anche se per Big Toys c’è il precedente dello scorso mese di novembre, quando individui, rimasti sconosciuti, collocarono una bottiglia di liquido infiammabile davanti all’ingresso. Un’azione che aveva anch’essa tanto il sapore di intimidazione.

Sempre nella giornata di ieri, i titolari del supermercato Lidl, del quale è stato danneggiato soprattutto il tetto con il suo carico di pannelli fotovoltaici del valore di circa seicentomila euro, hanno cercato di portare in salvo, in altri locali, quei prodotti presenti in negozio che non sono stati danneggiati dalle fiamme e dal loro spegnimento.

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