Turchia, attentato al tribunale di Smirne: sospetti sul Pkk

di Giuseppe Della Gatta

Smirne – Ennesimo attentato in Turchia. Colpita la città di Smirne, nella regione dell’Egeo. Almeno 4 i morti e 11 i feriti.

Questa volta l’attentato non sembrerebbe di matrice jihadista, escludendo dunque la probabilità che sia stato l’Isis. Le autorità turche parlano, invece, con sicurezza di un attentato che segue il modus operandi tipico dei separatisti curdi del Pkk.

È stata infatti utilizzata una autobomba, esplosa nei pressi del tribunale cittadino, vicino ad un posto di blocco della polizia. Subito dopo l’esplosione, filmata da diverse telecamere, alcuni uomini vestiti in nero hanno fatto fuoco sugli agenti accorsi sul posto. Si è subito inscenata una violenta sparatoria che ha visto cadere, oltre ai due terroristi, anche un poliziotto e un funzionario del tribunale.

Un uomo sarebbe riuscito a scappare. Una nota diramata dalla polizia ha fornito un identikit dell’uomo, che al momento indossava un cappotto scuro e un cappellino bianco.

Da quanto è stato diffuso dal giornale locale “Haberturk”, le forze dell’ordine sarebbero riuscite a fermare l’autobomba che voleva colpire all’interno del perimetro di sicurezza del tribunale.

Intanto, l’agenzia di stampa nazionale, Anadolu, ha appena fatto sapere che in merito alla caccia all’uomo in corso in tutta la regione dell’Egeo, il Ministero delle telecomunicazioni turco ha imposto una censura temporanea ai media locali e nazionali riguardo all’attacco al tribunale.

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