Rissa in Parlamento turco durante voto riforma costituzionale

di Stefania Arpaia

Calci, pugni e schiaffi nel Parlamento turco dove era in corso il voto per la riforma costituzionale.

Nel corso del dibattito relativo alla riforma della Costituzione, un pacchetto di 18 articoli che dovrebbe trasformare il Paese in una repubblica presidenziale, un vero e proprio o scontro è avvenuto tra il partito di maggioranza Akp, e i repubblicani del Chp, principale partito dell’opposizione.

Sarebbero stati proprio i repubblicani ad accusare la maggioranza di falsificare il voto. Dall’accusa si è passati alle mani con spintoni, schiaffi e pugni. Veri e propri attimi di caos sono stati registrati in Parlamento.

Per placare gli animi è intervenuto anche il presidente Recep Tayyip Erdogan che ha chiesto di portare avanti le operazioni di voto. “Ognuno stia al suo posto e faccia il proprio dovere”, ha dichiarato.

Nonostante la rissa, tre articoli della riforma costituzionale relativi all’abbassamento dell’età minima dei deputati da 25 a 18 anni, all’allungamento da quattro a cinque anni della legislatura e ai poteri del Parlamento, sono stati accettati grazie ai voti favorevoli dei tre quinti del Parlamento.

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