Aversa, albero di Natale ancora in piazza: una città da “Guinness”

di Antonio Arduino

Aversa – Ventotto gennaio 2017, Aversa è ancora addobbata con le luminarie natalizie. Fatto salvo quelle che erano state installate sull’arco di Porta Napoli, rimosse da oltre una settimana, tutte le luminarie presenti in città sono ancora al loro posto, visibili in via Roma, piazza Vittorio Emanuele, piazza Municipio dove c’è ancora l’albero di Natale.

Mentre i cittadini si chiedono perché non si sia ancora provveduto a rimuovere i simboli del Natale e delle festività di fine anno, l’opposizione attacca l’amministrazione considerando la presenza degli impianti che, per contratto, dovevano essere rimossi entro il 25 gennaio un simbolo dell’incapacità dell’amministrazione in carica mentre il sindaco, se fossero vere alcune dichiarazioni riportate da una parte della stampa, spererebbe che la ditta non si accorga della segnalazione della minoranza dal momento che, sempre per contratto, per ogni giorno di ritardo nella rimozione delle luminarie sarà penalizzata di 100 euro facendo ridurre la spesa a carico dell’Ente.

Personalmente, non crediamo che Enrico De Cristofaro abbia espresso questo pensiero, nemmeno in tono scherzoso giacchè riteniamo impossibile che la ditta avendo già effettuato lo stesso lavoro per la città di Aversa possa ignorare questo particolare del contratto. Così se non ha provveduto a rimuovere ancora le installazioni, ma si tratta di appena due giorni di ritardo, pochi a nostro parere per far scoppiare “un caso politico”, una ragione ci sarà.

Del resto, guardando la trasmissione del Rosario da Lourdes trasmesso in diretta ogni giorno da Tv 2000 si può notare la presenza del presepe ancora posizionato davanti alla grotta. Dunque, un ritardo potrebbe essere considerato accettabile, purché non si esageri.

Piuttosto, se proprio si vuole metterla sullo scherzo, considerando che Aversa da tempo è multietnica, perché non pensare che la persistente presenza delle luminarie potrebbe offrire l’occasione ad Aversa di entrare nel Guinness dei primati come la città in cui il Capodanno dura di più o la città dell’eterno Natale e feste connesse perché il capodanno nelle varie parti del mondo si celebra in date diverse.

Ad esempio il capodanno cinese coincide con la seconda luna piena dopo il 21 dicembre, così può cadere tra il 21 gennaio e il 21 febbraio, nel sud est asiatico si celebra tra il 13 e il 15 di Aprile e per chi segue l’antico calendario Inca, inizia con la festa Mapuche, il 24 giugno. Ovviamente, per trasformarsi in attrazione turistica, le luminarie andrebbero accese.

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