Cyberspionaggio, in Campania spiati anche Caldoro e De Gregorio

di Redazione

Napoli – Ci sono anche nomi eccellenti della Napoli della politica, dell’imprenditoria e delle istituzioni al centro delle indagini della Polizia Postale nell’ambito della spy story “Eye Pyramid” che vede coinvolti i fratelli Giulio e Francesca Maria Occhionero.

I due rampolli della finanza romana, sono le due persone finite in carcere per il presunto cyberspionaggio di politici e istituzioni. Tra le persone spiate in silenzio per anni anche i nomi di Matteo Renzi e Mario Draghi.

Nelle ultime ore gli inquirenti avrebbero annotato anche il nome dell’ex governatore della Campania Stefano Caldoro che con un comunicato ha tenuto a precisare «Bisogna attendere lo sviluppo delle indagini per sapere per quale motivo anche le mie utenze o quelle della Regione Campania siano state prese di mira dai pirati informatici.

Stavolta questo caso riguarda tanti altri uomini politici oltre al sottoscritto, ma al momento sembra emergere uno scenario inquietante. Oltre a quella di Caldoro “spiate” anche le utenze della Sun – la Seconda università degli studi di Napoli, ma anche quelle facenti capo l’ex senatore Sergio De Gregorio, finito più volte nell’occhio del ciclone per inchieste giudiziarie.

Tra gli indirizzi mail presenti nei computer degli Occhionero c’è anche quello di Vincenzo Scotti: la sua posta elettronica è stata oggetto di intrusioni nel periodo in cui l’ex Democrazia Cristiana era sottosegretario agli Esteri nel governo Berlusconi.

Un buco nero, insomma, quello creato dai fratelli Occhionero, che nelle prossime ore potrebbe allargarsi a dismisura generando un terremoto internazionale.

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