Renzi: Mattarella rinvia dimissioni. Si attende legge di bilancio

di Stefania Arpaia

Ritardano le dimissioni di Matteo Renzi che rimarrà in carica fino al varare della manovra di bilancio, dopo di che abbandonerà la guida del Paese. Poi annuncia voglio le elezioni immediate. 

Dopo l’annuncio delle dimissioni, Renzi si è seduto al tavolo con Luca Lotti, Maria Elena Boschi, Maurizio Martina e Matteo Orfini per definire il disegno di legge. Poi ha aggiunto: “Non lascio la bandiera delle elezioni anticipate a Grillo e agli altri. Se lo facciamo il Pd è morto, fa la fine che ha fatto dopo aver appoggiato il governo Monti. Si potrebbe andare al voto politico a gennaio-febbraio”.

“Abbiamo preso il 40 per cento nel 2012 e nel 2014. Ripartiamo dal 40 per cento preso domenica “, ha twittato Lotti. 

Nel frattempo, nella giornata di lunedì, Renzi e il capo dello Stato si sono visti due volte. La prima di mattina per un colloquio informale dopo la pesante sconfitta referendaria della notte. La seconda nel pomeriggio. Doveva essere l’appuntamento delle dimissioni. Dimissioni rinviate.

Mattarella infatti ha chiesto al premier di concludere l’iter della legge di bilancio. “Intendo rispettare le indicazioni del capo dello Stato – spiegherà poi Renzi ai suoi collaboratori – Se non lo facessi sarei un bambino viziato. Appena approvata la manovra, però, me ne vado. Non so se accadrà venerdì o martedì prossimo. Dipende anche dall’atteggiamento dell’opposizione”.

“Il Presidente della Repubblica, considerata la necessità di completare l’iter parlamentare di approvazione della legge di bilancio onde scongiurare i rischi di esercizio provvisorio, ha chiesto al Presidente del Consiglio di soprassedere alle dimissioni per presentarle al compimento di tale adempimento”, ha informato un comunicato. Ciò nonostante le dimissioni fossero irrevocabili.

“Il mio obiettivo è togliermi subito di qui. Di solito i miei predecessori facevano le barricate per restare, io invece voglio togliermi di torno e non ce la faccio”, ha dichiarato Renzi.

Il capo del consiglio avrebbe anche confessato di essere tentato di prendersi una pausa dal mondo politico. “Mi piacerebbe staccare per davvero – ha detto – prendermi un anno sabbatico magari negli Stati Uniti, ma i miei amici del Pd non me lo permettono”.

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