Rapine sull’Asse Mediano, sgominata la banda dell’Audi A4

di Redazione

I carabinieri del Reparto Operativo di Napoli e della compagnia di Giugliano  hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Frosinone, Antonello Bracaglia Morante, su richiesta del pm Barbara Trotta, nei confronti di H. T, 28 anni (già detenuto per fatti analoghi): S.A., di 21, e H.M., di 19, tutti originari della Bosnia, con precedenti specifici e domiciliati in Italia in un campo nomadi a Giugliano, ritenuti responsabili di concorso in più furti aggravati commessi aVeroli, Sesto Campano (Isernia) e Castel Volturno (Caserta).

I provvedimenti traggono origine da una articolata attività d’indagine avviata a seguito della commissione di un furto aggravato messo a segno lo scorso 4 gennaio ai danni della Stazione di Servizio “Veroli sud” sulla SR 214 –  tratto Frosinone – Sora e, le investigazioni condotte,  attraverso tradizionali attività investigative consistite nell’immediata raccolta di informazioni nella contestualità del primo intervento sul posto,  verifiche in banca dati, controllo del territorio, visioni ed analisi di immagini riprese da telecamere presenti sulla pubblica via, osservazioni, pedinamenti, perquisizioni, analisi dei tabulati telefonici, hanno permesso di acquisire univoci elementi probatori a carico dei destinatari del provvedimento e di ricostruire puntualmente la dinamica dell’evento criminale e di attribuire loro altri delitti della stessa specie anche in altre Province.

In sostanza, l’indagine ha permesso di individuare un gruppo di criminali “itineranti”, già noto in Campania come la “banda dell’Audi A4 dell’Asse Mediano” (per via dei numerosi furti perpetrati su quell’asse viario)  che, partendo da un campo nomadi della Campania, ove avevano base logistica, nelle ore notturne di ogni notte, si spostava a bordo di potente autoveicolo, tra le Province di Napoli, Caserta, Frosinone ed Isernia mettendo a segno colpi in danno di esercizi commerciali, privilegiando rivendite di tabacchi  collocate all’interno di aree di servizio, distributori di carburanti e bar tabacchi, da dove riuscivano a prelevare ed impossessarsi di refurtiva di ingente valore consistente in tabacchi, valori bollati e biglietti della lotteria istantanea.

La tecnica utilizzata, sempre la stessa, rapida ed efficace. Localizzazione dell’obiettivo, attraverso preliminari e preparatori “sopralluoghi”, arrivo in velocità con l’Audi A4 (sempre la stessa a cui venivano apposte targhe rubate  e che hanno anche riverniciato di diverso colore dopo più raid per renderne più difficile l’identificazione) dalla quale scendevano  cinque persone, completamente travisate con passamontagna, con compiti e ruoli ben definiti.

Uno di vedetta lungo la strada principale, l’autista fermo alla guida con motore acceso pronto a ripartire, gli altri tre, in sequenza, agganciavano la serranda di protezione con una catena la cui altra estremità era ancorata all’auto che nel ripartire rapidamente la scardinava; forzavano la porta di ingresso con un “piede di porco” ed, infine, trafugavano la merce posizionandola all’interno di una cesta per il pane collocata nel cofano della vettura.

L’azione durava pochi minuti. Con tale tecnica, oltre gli episodi scoperti che hanno fruttato loro circa 20.0000 euro tra denaro contante, valori bollati e tabacchi, si ritiene che il medesimo gruppo criminale abbia potuto eseguire diversi altri furti in questa provincia, su cui sono in corso ulteriori approfondimenti. Gli arrestati, al termine delle previste formalità di rito, sono stati ristretti nel carcere di Poggioreale.

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