Chiavari, tentano rapina in villa: il proprietario spara. Arrestati tre rom

di Redazione

Chiavari (Genova) – I carabinieri del nucleo investigativo di Genova hanno proceduto all’arresto di A.R. e B.R., rispettivamente di 31 e 37 anni, entrambi pregiudicati per reato specifico, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Genova poiché indiziati di tentata rapina aggravata in concorso.

I due arrestati, unitamente ad un terzo uomo, A.G., arrestato nell’immediatezza del fatto e padre di uno dei due, all’inizio del mese di agosto 2016 avevano tentato di perpetrare una violenta rapina all’interno di una villetta sulle alture di Chiavari abitata da un farmacista e la propria consorte.

In quella circostanza, dopo aver fatto irruzione nell’abitazione approfittando del momento in cui la anziana proprietaria aveva aperto la porta della cucina per far entrare il cane, i malviventi hanno cercato di immobilizzare la donna con delle fascette in plastica e fare altrettanto con il marito per costringerli a fornire loro la combinazione di apertura di un caveau.

Solo la pronta reazione del proprietario di casa, consistita nel riuscire ad armarsi dell’arma legalmente detenuta e ad esplodere un colpo, permetteva ai due coniugi di salvarsi, mettendo in fuga i tre malviventi.

Il colpo esploso attingeva al gomito uno dei tre complici e la gravità della ferita costringeva l’uomo a recarsi all’ospedale Villa Scassi di Genova dove veniva raggiunto e tratto in arresto dai carabinieri di Genova, messisi prontamente sulle tracce dei fuggitivi.

Gli elementi raccolti durante l’arresto, nonché le risultanze di un accurato sopralluogo e dell’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti sull’ipotetico itinerario di fuga ricostruito dagli investigatori, da cui è emerso il passaggio sospetto di una macchina, sia in prossimità dell’orario del fatto che nel giorno precedente, con targa riferita ad altro veicolo da tempo radiato, hanno permesso di identificare i due complici e raccogliere a loro carico gravi indizi di colpevolezza alla base della richiesta di ordinanza di custodia cautelare.

Il provvedimento restrittivo è stato emesso agli inizi di dicembre ed ha richiesto un’ulteriore ed articolata attività di rintraccio dei due soggetti per la loro localizzazione sul territorio nazionale. Entrambi sono stati individuati nel comune di San Damiano d’Asti dopo diversi giorni di appostamenti ed osservazione a cui hanno contribuito i carabinieri del Nucleo investigativo di Asti e della locale stazione.

Un’attività di localizzazione particolarmente complessa stante l’appartenenza degli arrestati alla comunità ‘sinti’ presente in quel centro, notoriamente criptica, difficile da censire e connotata dall’elevata mobilità dei suoi componenti. Gli arrestati, che non hanno opposto alcuna resistenza alla cattura, sono stati associati al carcere di Asti.

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