Aversa, Parco Grassia. I cittadini: “Inutile ripulirlo se non c’è un custode”

di Antonio Arduino

Aversa – Non basta la buona volontà per recuperare e rendere funzionale Parco Grassia. Non basta far tagliare l’erba ‘a rate’ per recuperare il verde che, mentre viene messo a posto da una parte, esce dall’altra e non si possono diserbare le zone più dure usando macchine che distruggono i cordoli, realizzati per delimitare gli spazi, vandalizzando a loro volta il parco.

Basta fare un giro nell’area nata per migliorare la vivibilità di una zona definita periferica della città per rendersi conto dell’abbandono pressoché totale di una struttura costata oltre 250mila euro, concessi dell’Europa alla città nell’ambito del progetto Urban.

Area utilizzata solo da chi porta a spasso i cani che, pur disponendo di un’area dedicata, ad oggi, però, impraticabile, anche per gli stessi cani, possono scorrazzare liberi nell’intero parco dal momento che gli unici frequentatori alternativi sono  i vandali e i tossicodipendenti.

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